Il Consiglio di Stato "accoglie l’appello" e, di conseguenza, "in riforma dell’ordinanza impugnata respinge l’istanza cautelare proposta in primo grado". Due pronunciamenti sovrapponibili, che ribaltano la sentenza del Tar che, al contrario, aveva accolto i ricorsi delle due attività oggetto delle ordinanze restrittive. Stiamo parlando del bar Condor (via Carlo Mayr) e del bar Centrale (in via Risorgimento). Insomma, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune ripristinando, per lo meno fino all’udienza di merito – che nel caso del Condor è fissata per il 10 luglio – gli effetti dell’ordinanza restrittiva che comporta la chiusura anticipate alle 20. La decisione di limitare l’orario parte da lontano e ha una storia molto travagliata. L’ordinanza è stata firmata dal sindaco Alan Fabbri il 25 agosto dello scorso anno. I documenti dell’epoca, che hanno di fatto motivato questa presa di posizione da parte dell’amministrazione, fanno riferimento a una serie di episodi nei quali si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine per ripristinare la quiete. "Il 18 agosto del 2023 – si legge nel documento – si registra un episodio che desta particolare preoccupazione per il vicinato e gli esercizi commerciali nelle vicinanze, provocando l’intervento di due pattuglie dell’Arma dei Carabinieri per sedare una lite violenta con percosse nella quale erano coinvolti due cittadini tunisini gravati da precedenti di polizia, di cui uno colpito dalla misura cautelare di obbligo di dimora". E questo è solo un caso, dei tanti a cui l’atto fa riferimento. Ebbene, nel pieno delle sue facoltà, il titolare decide comunque di opporsi al provvedimento e il Tar accoglie il ricorso. La risposta dei giudici amministrativi arriva il 20 dicembre dello scorso anno. "La norma regolamentare richiamata nell’ordinanza comunale – così il Tar – prevedendo in modo automatico la riduzione annuale dell’orario, presta il fianco alle dedotte doglianze di difetto di proporzionalità, gradualità e ragionevolezza". Insomma, il provvedimento è apparso eccessivamente restrittivo. All’esito del pronunciamento del Tar il Comune ha avviato una procedura di revisione del provvedimento. E, parallelamente, ha predisposto il ricorso – grazie al legale, Giuliano Onorati – al Consiglio di Stato. Il 4 aprile scorso, è arrivata la svolta che di fatto sancisce la validità dell’ordinanza emessa dal Comune sia per l’attività di via Mayr sia per quella di via Risorgimento. Tra l’altro, a rafforzare la posizione del Comune nel contesto del giudizio ci sono due dettagliatissime relazioni della Questura all’interno delle quali sono espressamente descritti i casi nei quali si sono resi necessari interventi delle forze dell’ordine. Leggendo gli atti emerge che, ad esempio al Condor, "risultano numerosi interventi e controlli del territorio esperiti nell’ultimo biennio". Controlli che, date alla mano, risultano essere undici: tra l’inizio di agosto 2022 e la metà di agosto dell’anno successivo.
Federico Di Bisceglie