Suonano e si fingono carabinieri, tentano di truffare due anziani

La coppia di uomini ha mostrato un tesserino dicendo di dover controllare se i soldi in casa fossero veri

Suonano e si fingono carabinieri, tentano di truffare due anziani

Suonano e si fingono carabinieri, tentano di truffare due anziani

CENTO

Numerosi i tentativi di truffa che si stanno palesando sul territorio e per i quali occorre tenere gli occhi aperti per non cadere nella trappola e avvertire immediatamente i carabinieri, che già stanno indagando sui diversi episodi. Nei giorni scorsi, infatti, ci sono state due tentate truffe ai danni di anziani in via Boito e in via Alberelli. Si parla di due uomini che indossavano un giubbotto blu ed esibivano un tesserino qualificandosi come appartenenti alle forze dell’ordine. Avrebbero dunque chiesto di entrare nelle abitazioni per controllare se le banconote in possesso dei malcapitati fossero false dicendo che stavano indagando su un giro in zona. Truffe che non sono andate a segno, perché i due messi in fuga in un caso dall’anziano che ha chiamato la figlia e nell’altro dal rientro a casa del figlio. In entrambi i casi i due malintenzionati hanno preferito andare via velocemente ma subito sono iniziate le ricerche dei carabinieri, stavolta quelli veri, per rintracciare l’auto sulla quale sono fuggiti, cioè una Fiat 500 Abarth bianca. Di qualche giorno prima, invece, un’altra segnalazione stavolta in zona Penzale. Sempre a casa di un anziano, si sarebbe presentato un uomo italiano di 40 anni circa che diceva di essere un incaricato di Hera, mandato per la lettura del contatore dell’acqua e per informare che erano state segnalate perdite nella zona. Sarebbe riuscito a farsi portare in casa dall’anziano che però avrebbe iniziato ripetutamente a tossire, mandando in allarme la moglie che si trovava al piano superiore e avrebbe iniziato a chiedere cosa avesse. Capendo che non era solo in casa, l’individuo si è allontanato.

La raccomandazione è sempre quella di non aprire se non si hanno certezze e di chiamare immediatamente i carabinieri nel momento in cui si capisce di trovarsi davanti a questi malintenzionati. E attenzione anche alle truffe telefoniche perché in questi giorni paiono essersi palesate in modo importante sui cellulari dei centesi con il messaggio del figlio che scrive alla mamma dicendo che il suo cellulare si è rotto e di scrivergli subito sul suo nuovo numero. Per chi ci casca, al primo messaggio potrebbero poi arrivare richieste insolite di denaro, la ricarica di una carta prepagata, o la richiesta di credenziali per accedere al conto corrente, con il cybercriminale che arrivato magari a conoscere qualche dato personale costruendo una storia credibile, esorta a comunicare dati importanti.

Laura Guerra