Tacopina, baci e un dito di troppo... "Pronto a ripartire, se mi vogliono"

Il presidente ha risposto con un gesto poco elegante alle contestazioni del Mazza: "Tanti errori, anche miei. Ma ho speso 25 milioni in due anni, e sono soldi veri. La serie C non mi spaventa, ma devo riflettere"

C’è scappato un dito di troppo, nel pomeriggio della più amara delle retrocessioni di una Spal che si voleva in serie A ed è ripiombata invece nell’inferno della C, che a queste latitudini ben si conosce e ricorda, e dal quale si sa quanto sia complicato uscire. Joe Tacopina (video) dalla sua postazione in tribuna ha reagito all’insulto della sua curva che gli ha recapitato un coro difficile da gradire con due baci, ma anche con quel medio in più, troppo reattivo e decisamente inelegante.

Spal in serie C: la contestazione dei tifosi
Spal in serie C: la contestazione dei tifosi

Tensioni tra i tifosi

Così ora Joe afferma di non sapere se andare avanti ancora alla guida della Spal: "Io avrei tentato subito di ripartire – racconta in sala stampa –, ma se capisco che non c’è comprensione e apprezzamento per chi ha speso 25 milioni in contanti in un biennio, e non in soldi del Monopoli, ci devo pensare. Capirò e deciderò nei prossimi giorni. Ho cercato di fare il meglio per la Spal rilevandola quando era a un mese da una possibile scomparsa, e invece molte mie decisioni si sono rivelate errate. Ma la C non mi spaventa, l’ho già fatta e anche vinta". In sostanza, o avanti tutti assieme col popolo biancazzurro o addio?

"Il mio progetto prima della partita col Parma era quello di andare comunque avanti. Quando si cade si può o abbassare la testa o rialzarla in fretta e guardare al domani. Se c’è rispetto per la proprietà che investe, non ho paura e proverò a riportare la Spal di nuovo in serie B, per poi ritentare anche con la A".

Tacopina è furioso con i giocatori in primis: "Il mio disappunto è enorme. Sono deluso da un gruppo senza cuore né anima. Mi spiace di essere cosi duro, ma è quello che meritano. Ci sono persone che lavorano in miniera o come i pompieri che rischiano la vita ogni giorno. Questi sono profumatamente pagati e se comparo quanto guadagnano alle risposte date sul campo, resto choccato. Dovrebbero essere grati per le opportunità che hanno e invece se ne fregano mancando della volontà e grinta necessarie a sdebitarsi della fortuna che hanno. C’è anche chi ci tiene: Rossi ad esempio alla fine girava sconsolato per il campo da solo e un paio di ragazzi sono stati molto bravi".

C’è anche un momento di autocritica, sia pure a denti stretti, con una mancata traduzione che genera un momento di tensione poi chiarito: "Ci sono stati errori miei nella costruzione della Spal, miei e di Fabio Lupo, e io ho sbagliato a scegliere persone per condurre il team. Ho preso tre allenatori perchè ci tenevo e cercavo la soluzione giusta a un problema che si è rivelato irresolubile. Alla fine però mi sono reso conto che anche con Pep Guardiola sarebbe stata la stessa cosa. La squadra non aveva anima in sé, e il carattere batte il talento ogni giorno della vita". La Spal rimarrà ad allenarsi a Ferrara sino al 30 giugno: così ha deciso Tacopina. "Non so per cosa, ma li voglio qui a lavorare e riflettere. Ferrara è una città bellissima dove si mangia da re e la Spal ha messo a a disposizione campi di allenamento ottimi, assistenza e tutto. Non erano in un paesotto sperduto. A Venezia mancava l’acqua calda, spesso si faceva la doccia fredda, e tutto era peggio che a Ferrara, tutto. Ma i giocatori non hanno capito la loro fortuna, e ora eccoci qui".

C’è un progetto per risalire in fretta? "Posso solo ripetere quel che ho detto. Ho speso tantissimi soldi, molti più di chiunque altro: la cosa non si è sempre percepita. Decideremo a breve. Veronica Bon, che è la nostra responsabile della comunicazione non voleva che venissi a fare questa conferenza oggi perchè mi conosce e sa che sono impulsivo, ma io sentivo di dover parlare e non nascondere, e di dovermi comportare cosi davanti a tutti". E a domanda, su quel dito di troppo cala il silenzio. Sarà possibile ricomporre la vertenza? Alle prossime ore l’ardua sentenza.