"Telecamere, finanziato piano da 1,2 milioni"

In arrivo dal Viminale seicentomila euro per il progetto di videosorveglianza. Il vicesindaco Lodi: "Primi in Italia per importo. Grande lavoro"

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di Federico Di Bisceglie

"Siamo primi in Italia per importo stanziato dal Ministero nell’ambito dei progetti sulla videosorveglianza. Un grande risultato che premia un lavoro durato mesi". Il vicesindaco e assessore alla sicurezza Nicola Lodi non nasconde il suo entusiasmo, appena appresa la notizia del posizionamento del Comune di Ferrara nella graduatoria stilata dal Viminale per l’assegnazione dei fondi finalizzati alla realizzazione degli impianti di videosorveglianza. Seicentomila euro da parte del Ministero. Altri seicento di co-finanziamento del Comune. "Questo risultato – prosegue Lodi – ci consegna una grande responsabilità: sarà nostro compito infatti dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini che da anni chiedono più sicurezza".

Il progetto. Per monitorare in ogni angolo possibile la città e

le principali vie di accesso, il Comune si è posto due obiettivi

principali: il controllo del territorio e la verifica delle targhe nelle principali arterie. Complessivamente le telecamere previste

sono cinquantuno, cui si aggiungono otto postazioni per il sistema di controllo delle targhe. E questo è un punto importante

anche per chi svolge indagini. Tutta la rete di ’occhi’ sarà monitorata da tre control room: una

più grande nella centrale della

polizia locale e due per questura e Arma dei carabinieri. le telecamere dovrebbero essere dislocate al centro artigianale San

Giorgio (4), in zona Diamantina

(12), nelle zone più sensibili del

centro storico (17), alla stazione

ferroviaria (2), a Pontelagoscuro

(2), Porta Catena (1), via Bologna (6) e altre vicino alle principali vie di accesso alla città dove ci saranno anche gli otto ’occhi’ per catturare le targhe delle auto in transito. Ma non è tutto. "Questo progetto – prosegue Lodi – ha un articolazione triennale. Per cui, come amministrazione, ci siamo posti un obiettivo a lungo termine: il primo è quello di rendere più sicure le zone artigianali, in ossequio alle tante richieste che arrivano dagli imprenditori". Il secondo, ricalca uno dei cavalli di battaglia del vicesindaco: le frazioni.

"Abbiamo la necessità – incalza il numero due della giunta – di rendere sicuro tutto il suo territorio. Per questo, abbiamo deciso di installare le telecamere anche nel forse, aumentando così le condizioni di vivibilità anche al di fuori del centro cittadino". Non manca una sferzata politica e un riferimento alle passate amministrazioni. "Le telecamere che attualmente sono installate – chiude – spesso non sono efficaci per via dell’obsolescenza delle apparecchiature. Sintomo che le scorse amministrazioni non hanno mai dato importanza al tema della sicurezza. Le telecamere che installeremo noi, al contrario, sono tecnologicamente le più avanzate".