Ferrara, telecamere in piscina per spiare le bimbe

Un 55enne è stato scoperto: ad accorgersene è stato un genitore. Dovrà rispondere di pornografia minorile

Bambini che nuotano (immagine di repertorio)

Bambini che nuotano (immagine di repertorio)

Ferrara, 20 febbraio 2020 - Si aggirava tra le vasche e i corridoi di una piscina della città con addosso due minuscole telecamere. Strumenti che, secondo la ricostruzione della polizia di Stato, gli sarebbero serviti per filmare le bambine che stavano seguendo i corsi di nuoto. Un fatto inquietante che ha subito attirato l’attenzione di alcuni presenti. La tempestiva segnalazione al 113 ha portato alla denuncia del soggetto, un ferrarese di 55 anni. Al termine di alcuni accertamenti è stato indagato per il reato di pornografia minorile. A quanto si apprende, il soggetto non sarebbe nuovo a fatti del genere. Alle spalle ha infatti un curriculum agghiacciante, segnato da una condanna pesante per vicende simili a quelle finite nei giorni scorsi sotto la lente della questura.

Ma torniamo ai fatti più recenti. Il tutto è accaduto sabato 25 gennaio. Il 55enne, di professione webmaster (cioè gestore di siti internet), si aggirava senza apparente motivo né meta all’interno della struttura sportiva, proprio mentre si svolgevano alcuni corsi ai quali partecipavano ragazzine minorenni. A notare quel soggetto che non aveva alcun titolo per stare da quelle parti è stato il genitore di una delle bimbe che stavano seguendo le lezioni. Insospettito dai suoi movimenti ha dato l’allarme.

Sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti che hanno subito individuato e bloccato il 55enne. Non avendo saputo dare una valida spiegazione della sua presenza in quel luogo, i poliziotti hanno deciso di vederci più chiaro. I successivi accertamenti hanno portato a scoprire le due telecamerine che teneva nascoste in un borsello e in un marsupio. Occhi elettronici destinati verosimilmente a riprendere le minori mentre nuotavano in vasca. Dopo aver sequestrato questo materiale, gli agenti hanno proseguito le indagini eseguendo un controllo a casa del 55enne. Qui hanno trovato del materiale informatico che è stato immediatamente acquisito per essere analizzato. Quello che ora gli inquirenti voglio capire è quale fosse lo scopo di quelle riprese.

Un nodo particolarmente importante per gli investigatori, soprattutto alla luce dei precedenti del denunciato. Il webmaster, infatti, nel 2008 ha rimediato una condanna a dieci anni in abbreviato proprio per pornografia minorile. Gli inquirenti che lo hanno arrestato lo ritenevano un produttore su larga scala di materiale pedopornografico. Le successive indagini avevano poi appurato che il 55enne girava per l’Europa alla ricerca di giovani ‘attrici’, tutte under 14, da utilizzare per i video che poi rivendeva su internet.