C’è una sostanziale intesa sul piano tecnico e una promessa sul piano politico. Il teleriscaldamento approda in Commissione (ancora una volta), dopo l’uscita del nuovo impianto regolatorio di Arera. L’incontro di ieri, a cui hanno partecipato anche gli esponenti della Rete Civica contro i rincari, era finalizzato a recepire le istanze elaborate da Rete e amministrazione da mandare all’autorità. "Entro qualche settimana – scandisce l’assessore all’Ambiente, Alessandro Balboni – andremo a rivedere la parte economica dell’addendum per adeguarla alla nuova situazione in termini migliorativi per i cittadini. La crescita esponenziale dei costi del gas ha fatto emergere la debolezza e i difetti del sistema di articolazione tariffaria precedente che agganciava il costo del teleriscaldamento al costo del gas". Dunque, questa è la promessa. L’addendum firmato lo scorso anno, motiva l’assessore tornando sull’accordo tra Comune ed Hera, stigmatizzato a più riprese, "è servito a contenere gli effetti dell’aumento esponenziale dei costi che altrimenti i ferraresi avrebbero pagato in bolletta, che purtroppo comunque sono stati ancor più elevati. La autorità nazionale ha pubblicato un documento che è perfettamente coerente con le posizioni del comune, che andranno a favore dei cittadini".
"Siamo al fianco dei cittadini – chiude – e ci siamo adoperati anche nelle sedi romane per ottenere finalmente per la nostra città una soluzione definitiva". Balboni, nel corso della Commissione, ha presentato una serie di osservazioni che l’amministrazione presenterà all’Autorità rispetto ai documenti pubblicati, indicando una serie di priorità emerse nel corso del confronto tra Comune e cittadini avvenuto nei mesi scorsi. Tra queste priorità emerge innanzitutto la necessità di procedere speditamente in modo da poter godere di una nuova articolazione tariffaria ‘cost reflective’ il prima possibile e prevedere inoltre la responsabilità in capo ai gestori del servizio di riconoscere conguagli per quanto pagato dagli utenti secondo i vecchi e più costosi metodi di tariffazione. Ad attaccare l’addendum è il capogruppo del Pd, Francesco Colaiacovo: "Il Pd – spiega Colaiacovo – ha denunciato le gravi ripercussioni che avrebbe comportato in capo ai ferraresi il famoso addendum, oggi ancor più ci domandiamo quali siano state le ragioni che hanno indotto Fabbri a sottoscrivere un tale accordo, nel momento in cui si concludeva l’indagine di Arera, dove era emerso che in genere i prezzi del teleriscaldamento risultavano superiori a quello degli impianti di riscaldamento che usano caldaie a gas. Noi condividiamo l’orientamento di Arera circa i criteri da assumere per la determinazione delle tariffe del teleriscaldamento". Dall’applicazione del regime transitorio, che di fatto abroga l’addendum, passando per la determinazione della tariffa tenendo in considerazione tutte le componenti del teleriscaldamento. Una parziale apertura arriva anche dalla Rete Civica, per bocca di Massimo Buriani. "Per larga parte – spiega Buriani – le osservazioni presentate dal Comune coincidono con le nostre".
f. d. b.