Teleriscaldamento, il Comune ad Arera: "Conguagli per chi ha pagato di più"

Il documento dell’amministrazione sulle tariffe: "Correttivi attivi già da ottobre"

Teleriscaldamento, il Comune ad Arera: "Conguagli per chi ha pagato di più"
Teleriscaldamento, il Comune ad Arera: "Conguagli per chi ha pagato di più"

Tempistiche certe e veloci, conguagli per ciò che i cittadini hanno pagato ingiustamente e un sistema di tariffazione che valuti i costi realmente sostenuti da Hera stravolgendo il sistema attivo finora. Sono queste, in estrema sintesi, le richieste contenute nelle osservazioni che l’amministrazione, attraverso l’assessore all’Ambiente Alessandro Balboni (foto), ha inserito nel documento inviato ad Arera legato al nuovo impianto tariffario sul teleriscaldamento. Queste considerazioni derivano, tra le altre cose, dal confronto tra cittadini e amministrazione. Non ultimo quello dell’altra sera in Commissione consiliare. Appuntamento che ha visto protagonisti anche i referenti della Rete Civica contro i ricardi del teleriscaldamento. Andiamo per gradi. "Sulle tempistiche – spiega Balboni, dettagliando le osservazioni – vorremmo che il periodo transitorio fosse soltanto per questo inverno e che la tariffazione temporanea, con i relativi correttivi sia attiva già da ottobre". Sì, perché Arera su questo punto allargava la possibilità di applicazione dei correttivi fino a gennaio. Per il prossimo inverno, scandisce l’amministratore, "vorremmo che fosse già attiva la tariffazione definitiva".

La novità del nuovo impianto tariffario è rappresentata dal fatto che sarà basata sui costi industriali sostenuti dal soggetto erogatore per fornire il servizio. "E questa è una novità positiva – commenta Balboni – perché si mettono i cittadini al riparo dalle distorsioni del mercato, tenendo presente che usufruendo di un servizio come il teleriscaldamento gli utenti hanno diritto a diversi sgravi di natura fiscale". Trasparenza e chiarezza. "La nuova articolazione tariffaria – aggiunge – dovrà essere chiaramente comunicata ai cittadini in bolletta, senza zone d’ombra e ambiguità che hanno caratterizzato le bollette del teleriscaldamento fino a oggi. Oltretutto, riteniamo che un soggetto terzo e imparziale debba verificare i dati forniti da Hera per eseguire le opportune verifiche". Anche questo è senza dubbio un passo avanti significativo. Aggiornare i coefficienti. "Pensiamo – scandisce Balboni – che sia indispensabile un aggiornamento di tutti i coefficienti che servono a calcolare la produttività calorifica del teleriscaldamento rispetto ad altre fonti alternative. Adeguare la previsione di efficienza della caldaia tipo, perché a oggi Hera calcola un’efficienza molto bassa delle caldaie stesse. Mentre noi riteniamo che il valore sia molto più alto". Da ultimo, l’amministrazione auspica una sorta di ‘restituzione’ dei fondi pubblici che la multiutility ha ricevuto al momento dell’acquisto e della realizzazione delle infrastrutture impiantistiche. "Quando Hera ha acquistato gli impianti per la fornitura del servizio, all’inizio degli anni Duemila – chiude l’assessore – ha beneficiato, come altre società in Italia, di un finanziamento ministeriale pari a un terzo del valore. Questi fondi pubblici, dunque frutto delle imposte dei cittadini, devono essere in qualche modo restituiti alla collettività".

f. d. b.