Tentata concussione, oggi il processo al vicesindaco

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FERRARA

E’ il d-day in buona sostanza, anche se la decisione del giudice potrebbe slittare di qualche giorno. Oggi comunque davanti al gup Danilo Russo sarà discusso il processo che vede imputato il vicesindaco Nicola Lodi, per un’accusa pesante: tentata concussione. All’inizio di luglio scorso, durante la precedente udienza, lo stesso vicesindaco, assistito dai suoi legali, gli avvocati Carlo Bergamasco e Ciriaco Minichiello, aveva chiesto di essere giudicato con rito abbreviato, spiegandone anche il motivo: "Perché si tratta di un’udienza molto tecnica, in cui i miei avvocati spiegheranno che non c’è mai stata intenzione da parte mia di fare pressioni – dichiarò Lodi a luglio scorso – . Ho soltanto fatto presente una situazione spiacevole accaduta in un contesto istituzionale". La vicenda è quella ormai nota dell’accusa di tentata concussione nell’ambito della vicenda legata alle dichiarazioni di un dipendente di Cidas – cooperativa che ha appalti attivi con l’amministrazione comunale – all’indirizzo di Lodi fatte sui social, ma anche in un’occasione pubblica, quando si sarebbe rifiutato di farsi scattare una foto con il vicesindaco, definendolo "imbecille". Episodio cui è seguito il contatto tra Lodi e il presidente di Cidas, avvenuto anche tramite mail, in cui secondo Lodi avrebbe solo fatto presente la situazione al presidente per "salvaguardare l’immagine delle istituzioni, ma non per fare pressioni". Mentre per il pubblico ministero Ciro Alberto Savino, che ha coordinato le indagini, nell’azione del vicesindaco ci sarebbero state pressioni che configurerebbero la tentata concussione da parte del vicesindaco.

re.fe.