MATTEO RADOGNA
Cronaca

Tentato omicidio con la fiocina. L’avvocato dell’aggressore: "Ha vuoti di memoria. È sotto choc"

L’uomo è rinchiuso all’Arginone, ieri la visita del legale. Aveva cercato di togliersi la vita assumendo oppiacei

L’uomo è rinchiuso all’Arginone, ieri la visita del legale. Aveva cercato di togliersi la vita assumendo oppiacei

L’uomo è rinchiuso all’Arginone, ieri la visita del legale. Aveva cercato di togliersi la vita assumendo oppiacei

Sergio Borea "non è ancora lucido e ha dei vuoti di memoria", parla l’avvocato del 64enne in carcere per aver tentato, venerdì scorso in via Copparo a Boara, un duplice omicidio ferendo con la fiocina Lauro Collini e la moglie Graziana Arlotti. Il legale Massimo Bissi, ieri, ha incontrato il suo assistito all’Arginone per comprendere meglio i contorni di una storia a tinte fosche.

"Borea è ancora in stato confusionale e non si rende conto di cosa sia successo – spiega l’avvocato Bissi –. Ha molti passaggi a vuoto, soprattutto per via dei farmaci che ha assunto e per lo stato di choc. Non ricorda bene le ore precedenti e successive ai fatti drammatici. Fatica, al momento, a ricostruire quello che è accaduto ". Il legale si sofferma sulle ore successive alla fuga quando Borea si è messo alla guida della Clio del figlio e ha raggiunto il centro commerciale. Da qui avrebbe telefonato al giovane dicendogli dove aveva lasciato la macchina. Poi a piedi avrebbe raggiunto Malborghetto: "I carabinieri – continua Bissi – lo hanno trovato in via Navarra su una panchina, privo di sensi. Ha provato a togliersi la vita assumendo degli oppiacei. È stato ricoverato in ospedale e dimesso sabato pomeriggio per essere trasferito all’Arginone". L’avvocato Bissi ha cercato di capire la natura dei dissidi tra Borea e i Collini: "La molla scatenante sarebbe una disputa ereditaria, con al centro la casa dove abita la coppia rimasta ferita. Sono soltanto ipotesi, sia chiaro, che comunque vanno appurate nei prossimi quando il mio cliente sarà più lucido".

Intanto, gli uomini dell’Arma hanno sequestrato il cellulare del figlio di Borea, perché all’interno ci sarebbero delle chat che in qualche modo spiegherebbero l’origine del raptus di follia del padre. In particolare, su Whatsapp ci sarebbero dei vecchi video della moglie di Sergio Borea. La donna, prima di andarsene per una grave malattia, avrebbe spiegato al figlio le frizioni nei confronti dei parenti, legate alla casa dove abitano Lauro Collini e la moglie Graziana Arlotti.

Incomprensioni che si sarebbero trascinate per mesi, forse anni, e sarebbero sfociate nel gesto di violenza inaudita. Borea, fra l’altro, quando, venerdì scorso, ha cercato di togliersi la vita, ha assunto dosi massicce di fentanyl, uno dei farmaci che si trovavano in casa perché utilizzati dalla moglie per attenuare i forti dolori. Insomma, una storia familiare con tanti lati oscuri, che i carabinieri e il pm Ombretta Volta cercano di ricostruire pezzo dopo pezzo.

A cominciare dalle chat contenute nei cellulari sia dell’aggressore che del figlio. Oggi, del resto, si svolgerà quasi sicuramente l’udienza di convalida del fermo nei confronti di Sergio Borea per tentato duplice omicidio . Per quanto riguarda le condizioni dei feriti, Lauro Collini, che era stato colpito dalla fiocina all’addome, è stato sottoposto d’urgenza a un intervento, che secondo i medici, ha avuto successo. L’uomo, però, resta in rianimazione finché le sue condizioni non permetteranno, già nei prossimi giorni, la collocazione, si spera, in altri reparti. La moglie Graziana Arlotti, invece, è stata medicata in medicina d’urgenza.