di Silvia Giatti
Sono 77 gli immunodepressi che in provincia di Ferrara, nella giornata di ieri, hanno ricevuto la terza dose del siero anti-covid. Persone vaccinate nei vari punti predisposti da Ausl, come ad esempio Ferrara fiere in città. Si tratta di una dose addizionale pensata per i più fragili ovvero per le patologie previste dal ministero che rendono più vulnerabili le persone. Le vaccinazioni per la terza dose nella nostra provincia riguardano circa 80mila persone di cui oltre 20mila sono coloro considerati ‘malati vulnerabili’. Si aggiungono gli over 80 e quelli che si trovano nelle rsa. Poi non è escluso che, ha annunciato ieri il commissario straordinario per il Covid 19, il generale Paolo Figliuolo, si riparta con i sanitari, i primi ad essere vaccinati già dallo scorso 27 dicembre. Ieri inoltre sono state 750 le convocazioni con già 282 prenotazioni. Il cittadino che dovrà sottoporsi a questo trattamento infatti non deve fare nulla ma sarà Ausl a contattarlo per indicare quando e dove farlo. A definire i destinatari della terza dose è una circolare del ministero della Salute. I casi per i quali è prevista, con tempistiche di somministrazione diverse, sono due. Il primo è quello che prevede di completare il ciclo vaccinale primario. In questa circostanza una dose addizionale è ritenuta necessaria per garantire un livello adeguato di risposta immunitaria in una popolazione a rischio di Covid-19 severo e di fatto completa il ciclo vaccinale. Il secondo caso riguarda la dose di richiamo o booster che è un richiamo dopo che il ciclo vaccinale primario è già stato completato e ha l’obiettivo di mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria. Secondo le indicazioni fornite dall’assessorato della Regione, inoltre, la dose addizionale va somministrata dopo almeno 28 giorni dall’ultima ed è rivolta in via prioritaria ai soggetti trapiantati e immunocompromessi, tra cui ad esempio pazienti con tumori anche del sangue in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi in trattamento e fino ai 6 mesi dalla sospensione delle cure. Il ministero, inoltre, chiarisce che le condizioni patologiche dei destinatari della dose addizionale potranno essere aggiornate sulla base delle evidenze scientifiche disponibili. La dose booster o di richiamo invece va somministrata dopo almeno sei mesi dall’ultima inoculazione ed è destinata alle persone a maggior rischio di sviluppare malattia grave per condizioni di fragilità (grandi anziani e soggetti nelle rsa) ed eventualmente agli operatori sanitari a seconda del livello di esposizione al virus. La terza dose in questi casi serve a mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria. I vaccini utilizzati, secondo le indicazioni fornite dalla Commissione tecnico scientifica di Aifa, nel caso non fosse disponibile il medesimo vaccino utilizzato per il ciclo primario, è possibile utilizzare come dose addizionale uno dei due vaccini a m-RNA autorizzati in Italia (Pfizer o Moderna). La diffusione della pandemia. L’ultimo bollettino aggiunge una nuova vittima causata dal Covid 19. Si tratta di un uomo, di Ferrara, che si è spento nella giornata di domenica a Cona (921 i morti totali del ferrarese). Era entrato in ospedale lunedì 12 e si è spento dopo sette giorni. Nessun ricovero mentre i nuovi positivi sono 20 di cui 8 registrati a Ferrara. Segue Cento (4), Argenta, Comacchio e Terre del Reno (2), Vigarano e da fuori provincia (1). I tamponi negativi, invece, sono 134 di cui 67 si registrano in città, il centro che conta più abitanti di tutta la provincia. L’ultimo bollettino registra inoltre 90 persone entrate in isolamento domiciliare di cui 47 del capoluogo. Si aggiungono altre 24 persone che sono in sorveglianza telefonica perché entrate in contatto con un caso positivo. Le vaccinazioni hanno raggiunto la quota di 493.378 dosi di cui 266.468 con la prima mentre sono 226.910 con la seconda.