NICOLA BIANCHI
Cronaca

La tragedia inaspettata. Vomito e disidratazione, poi va in arresto cardiaco: muore bimba di 7 anni

La piccola era entrata al pronto soccorso pediatrico di Cona martedì mattina. Dopo le prime cure, le sue condizioni sembravano essere migliorate. D’improvviso il crollo, nemmeno due ore di rianimazione sono servite per salvarla

La bambina lascia i genitori e una sorellina di due anni in più (foto archivio Bp)

La bambina lascia i genitori e una sorellina di due anni in più (foto archivio Bp)

Ferrara, 6 febbraio 2025 – Al pronto soccorso pediatrico, hanno tentato di rianimarla per quasi due lunghe ore. Ma nulla. Perché il suo giovane cuore alla fine ha detto basta, lasciando nel dolore, nello sgomento, nella solitudine un’intera famiglia che oggi piange la prematura scomparsa della secondogenita, una bambina di appena 7 anni.

Morta l’altra mattina al Sant’Anna di Cona, a poche ore dal suo ingresso per problemi che inizialmente sembravano lontani anni luce dal tragico epilogo. “Tutta l’Azienda ospedaliera – così una nota del Sant’Anna – esprime profondo cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia della piccola paziente”.

Poi subito l’aggiunta: “Sono state previste tutte le procedure conseguenti per giungere alla definizione precisa delle cause della morte”. Al momento ignote, perché la bambina era stata accompagnata in ospedale martedì poco dopo le 8 del mattino per via di disturbi intestinali, di gastroenterite: vomito, nausea, soprattutto una forte disidratazione. Già la primavera scorsa, per gli stessi sintomi, era stata costretta ad un doloroso passaggio in ospedale – quella volta a Bologna –, tutto però si era risolto positivamente e in poco tempo. L’altro giorno però riecco il manifestarsi del problema e il viaggio verso Cona.

“La minore – spiegano ancora dall’ospedale – era arrivata al pronto soccorso pediatrico con sintomi e segni gravi che rinviavano a una malattia di stagione già in fase molto grave. Subito presa in carico, è stata sottoposta a terapie adeguate ed è stata subito attivata una osservazione continua sulle sue condizioni”. Che, in quel momento, sembravano migliorate.

Poi però, d’improvviso, il peggioramento inaspettato. La piccola, attorno alle 10.30, va in arresto cardiocircolatorio. Scatta il piano di massima emergenza, iniziano le manovre rianimatorie. Momenti delicatissimi che dureranno un paio d’ore senza sosta:

“Sono state messe in atto – ancora la nota sanitaria – prontamente tutte le previste manovre per la rianimazione...”. Ma il cuore della giovanissima studentessa non riparte, qualcosa di più grande e ancora non identificato, non permette ai sanitari di farla tornare a respirare normalmente. Non c’è nulla da fare, verso le 13 viene decretata l’avvenuta morte. La piccola lascia i genitori e una sorellina di due anni più grande, una famiglia molto unita e ben voluta da tutti che vive nella nostra città.

Prima di poter dare il nulla osta per celebrare i funerali, dallo stesso ospedale verranno effettuati gli accertamenti per capire la causa dell’improvviso crollo fisico e del conseguente decesso. Sarà l’autopsia a scopo diagnostico (e non giudiziario in quanto al momento non è stato rilevato nulla di penale) che dovrà fare luce anche su eventuali problematiche congenite nascoste. Ma oggi ciò che resta è solamente un grande vuoto.