"Travolse il pedone sulle strisce causandogli lesioni gravi" La Cassazione respinge il ricorso

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"L’imputato ha letteralmente falciato il pedone che stava attraversando sulle strisce in pieno centro". E’ uno dei passaggi con cui i giudici della quarta sezione penale della Corte di Cassazione hanno respinto il ricorso che il legale dell’uomo condannato per lesioni stradali, M.B. di 47 anni. Gli ermellini hanno ritenuto giusto il calcolo che il Tribunale di Ferrara prima e la Corte di Appello poi hanno applicato per le attenuanti generiche. I giudici hanno sottolineato anche che "le lesioni erano state particolarmente gravi essendo stata la vittima sbalzata sul parabrezza, che si è poi infranto. In conclusione quel giudice ha formulato una valutazione di particolare gravità del fatto evidenziando che il risarcimento era intervenuto a opera di terzi e che la pena era del tutto adeguata alla gravità della colpa e delle lesioni causate".

Poi nella sentenza, i giudici della Suprema Corte sottolineano come più volte la Cassazione abbia precisato che le attenuanti genriche "sono state introdotte con la funzione di mitigare la rigidità dell’originario sistema di calcolo della pena nell’ipotesi di concorso di circostanze di specie diversa e tale funzione – sottolineano gli ermellini – ridotta a seguito della modifica del giudizio di comparazione delle circostanze concorrenti, ha modo di esplicarsi efficacemente solo per rimuovere il limite posto dal giudice". Quindi, la Corte di Cassazione, ha respinto il ricorso, condannando peraltro l’imputato a pagare le spese processuali che sono state sostenute, oltre alla somma di tremila euro da destinare alla Cassa delle ammende.

re.fe.