
Il presidente del tribunale Stefano Scati
"Presiedere un tribunale ritenuto tra i migliori d’Italia è molto più impegnativo che presiederne uno in condizioni di criticità". A conclusione di cinque anni e mezzo di lavoro al palazzo di giustizia di Borgo dei Leoni, il presidente Stefano Scati può dire – con una punta di orgoglio – di lasciare il tribunale estense "così come l’ho trovato". Cioè tra le eccellenze del Paese. E questo "nonostante gli effetti negativi della pandemia, i numerosi trasferimenti di magistrati e la loro applicazione in corte d’Appello".
È il momento dei saluti e dei bilanci per Scati, che saluta Ferrara per prendere servizio, dal 9 giugno, alla guida del tribunale di Brescia. "Il tribunale di Ferrara – spiega –, quantomeno nel settore civile rimane uno dei migliori in Italia, se non il migliore, per quanto riguarda i ridotti tempi di decisione delle controversie". Sul versante dei rapporti con i colleghi, il presidente uscente riferisce di avere "interpretato il ruolo non come il capo dell’ufficio giudiziario, ma come primus inter pares. Ho cercato di improntare la mia gestione non a criteri verticistici, ma alla condivisione e alla concertazione delle scelte, nell’ambito di una concezione della magistratura tendenzialmente orizzontale". Un passaggio del ragionamento si sofferma poi sui rapporti "proficui e corretti" con il procuratore capo Andrea Garau e con il presidente dell’Ordine degli avvocati Eugenio Gallerani, con i quali "si è collaborato per migliorare il servizio giustizia" in un clima di "estrema disponibilità al dialogo e al confronto".
Quanto ai ricordi di questi cinque anni e mezzo, in cima alla lunga lista c’è senz’altro quello del difficile periodo del Covid. "In quei giorni ero sempre presente – ricorda il presidente del tribunale –. Ricordo questo palazzo enorme, con poche persone impaurite e le rigide regole di distanziamento. Conservo ancora in un cassetto la prima mascherina che riuscii a comprare, dopo settimane in cui erano introvabili". Dal punto di vista degli organici, Scati lascia un tribunale a cui mancano quattro magistrati, "uno dei quali, un collega già in servizio, è in arrivo per settembre mentre tre giovani sono attesi a dicembre".
Tirando le somme, lavorare a Ferrara per il presidente uscente è stato "un grande privilegio. Abbiamo operato in condizioni ottimali per l’esercizio delle attività, mantenendo i risultati soprattutto nell’ambito del civile. Sono stati cinque anni e sei mesi formativi, che hanno arricchito il mio bagaglio professionale e che mi faranno ricordare l’esperienza ferrarese come una delle più significative del mio percorso professionale". Dalla data della partenza di Scati, il ruolo di presidente del tribunale verrà retto dal giudice Piera Tassoni.
Federico Malavasi