Truffa del bancomat, ferrarese raggirato

Invece di incassare quaranta euro per la merce messa in vendita ne ha pagati lui quattrocento. La Polposta denuncia un uomo

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Ancora molte le denunce alla polizia postale per la cosiddetta truffa del bancomat.

Nonostante i numerosi appelli e le informazioni diffuse dalla polizia postale di stare attenti con i pagamenti di oggetti messi in vendita su alcune piattaforme di scambio merci, proseguono le cosiddette truffe del bancomat. L’ultima in ordine di tempo scoperta dalla sezione di Ferrara riguarda un residente che è stato truffato da un uomo risultato poi essere residente in provincia di Lucca. Il ferrarese decide di mettere in vendita un amplificatore sonoro. Dopo qualche giorno riceve la telefonata di un uomo che gli dice di essere interessato all’acquisto. A quel punto si mettono d’accordo sul prezzo e l’acquirente – da qui inizia il sistema truffaldino - suggerisce al ferrarese il modo più veloce per ricevere i soldi: cioè recarsi in uno sportello bancomat e da qui farsi ricaricare la carta con i soldi che avrebbe dovuto inviargli l’acquirente. Non funziona così. Mai. Seguendo le indicazioni dell’uomo di Lucca, infatti, il ferrarese dopo aver selezionato ricarica Postepay digita ingenuamente le cifre indicate dal truffatore, come se fosse il numero dell’acquisto, per poi confermare l’importo pattuito. Operazione che è stata anche ripetuta dal venditore, su richiesta dell’acquirente il quale lo convince che il primo tentativo non era andato a buon fine. Al termine dell’operazione il ferrarese è convinto di avere accreditato sulla sua carta bancomat la somma pattuita, in realtà dopo qualche ore si è accorto non solo di non avere incassato i quaranta euro, cioè la cifra pattuita per la compravendita, ma di averne lui sborsati quattrocento a favore del falso acquirente. Ovviamente, come sempre accade, il numero di telefono cellulare utilizzato per contattare l’acquirente, dopo avere intascato i soldi, è stato disattivato. Il ferrarese presenta denuncia alla polizia postale di Ferrara e al termine delle indagini la scoperta di chi aveva utilizzato quell’utenza telefonica. E la denuncia.

I consigli. La polizia postale torna a ripetere di non effettuare mai questo di operazione per riscuotere il pagamento delle merce messa in vendita, perché il finto acquirente si farà accreditare l’importo che lui indicherà sulla propria carta di ricarica. Nel caso in cui una persona si accorga della truffa quando ha già accreditato l’importo è importante contattare subito la polisiza postale per segnalare quanto avvenuto. La tempestività di intervento in questo caso è essenziale. La sequenza incriminata è questa: il truffatore chiederà di inserire il bancomat, poi di selezionare il circuito di pagamento e poi selezionare la ricarica. A questo punto viene comunicato al venditore il presunto numeri’ d’ordine dell’acquisto in realtà è il numero della pagina che si andrà a ricaricare.

re.fe.