MARIO TOSATTI
Cronaca

Truffe telefoniche ad anziani. Sventati tre casi in provincia

I carabinieri di Codigoro e Cento sono intervenuti tempestivamente, evitando alle vittime un danno totale di 27mila euro. Avvisare sempre il 112.

Il tentativo di imbrogliare persone sole e anziane è una piaga che non si arresta

Il tentativo di imbrogliare persone sole e anziane è una piaga che non si arresta

Sventate altre truffe con vittime persone anziane o sole. Si tratta di una piaga che si ripete e stavolta grazie solo alla sinergia tra vittime e carabinieri ha permesso di evitare il peggio. Nello specifico sul territorio basso ferrarese, i carabinieri della stazione di Codigoro sono intervenuti in relazione a due distinti episodi riguardanti truffe in danno di persone anziane, riuscendo a congelare in due casi le somme versate dai malcapitati. Il fatto si è verificato nella giornata del 24 giugno. Il primo riguarda un pensionato della zona che è stato raggirato telefonicamente da un sedicente agente della polizia postale, che lo ha convinto ad effettuare un bonifico di oltre 7.000 euro su una carta prepagata per presunte spese sanitarie. Grazie alla segnalazione della vittima, la somma è stata bloccata prima che potesse essere prelevata dal truffatore. Un altro caso ha visto coinvolto un uomo del posto, contattato telefonicamente da un sedicente funzionario dell’ufficio tecnico comunale, che richiedeva di effettuare un bonifico di 1.500 euro sempre su carta prepagata.

Tutto questo per presunti rimborsi relativi a spese attinenti all’attività dello stesso malcapitato. Quest’ultimo, insospettito dalla richiesta, ha interrotto la conversazione e ha allertato immediatamente i carabinieri, ai quali ha raccontato quanto accaduto. Le truffe telefoniche, quindi, sono sempre quelle più frequenti. Un altro caso eclatante è successo a Cento. Stavolta a cadere nel tranello di malviventi senza scrupoli è stato un 68enne del posto. Dopo avere ricevuto un sms che lo avvisava di un bonifico appena effettuato, l’uomo ha immediatamente ricontattato il numero, riconducibile a una società di servizi interbancari, da cui proveniva il messaggio per bloccare la transazione. Dall’altra parte del telefono, con sorpresa, a rispondere era un sedicente maresciallo dei carabinieri, il quale lo avvisava del fatto che era stato vittima di una frode e che doveva pertanto effettuare un bonifico da oltre 18.000 euro su altro contro corrente da lui fornito, per evitare le conseguenze del reato. Il 68enne, dopo aver versato la somma, si è però consultato con il figlio, intuendo di essere stato raggirato. La tempestiva segnalazione ai carabinieri di Cento, ha permesso di congelare il conto del truffatore, potendo così preservare l’importante somma versata. Una truffa, anche in questo caso che ha avuto origine da un messaggio fuorviante. Il consiglio in questi casi è sempre quello di rivolgersi immediatamente alle forze dell’ordine, a fine di incorrere in raggiri e perdite economiche.

Mario Tosatti