Non capita spesso di vedere tutte le sedie del Ridotto del Comunale occupate durante la presentazione di una stagione di opera e balletto. Un bell’attestato di merito per la Fondazione diretta da Marcello Corvino, che ieri ha esposto al pubblico il cartellone 2023-2024. Dall’opera classica all’opera rock, sono dodici i titoli che arricchiranno il calendario del teatro Comunale. Di questi, sette saranno gli spettacoli prodotti o coprodotti dall’Abbado: Turandot, Le guerre di Ulisse, Orlando Furioso, Le città invisibili di Calvino, Ecce Cor Meum di Paul McCartney, l’Isola disabitata di Haydn e Queen-Barcelona Opera Rock. Di assoluto rilievo, inoltre, sono le collaborazioni internazionali: dal tempio europeo della lirica, Bayreuth (la ‘città di Wagner’ ospiterà l’Orlando Furioso di Vivaldi, grazie alla coproduzione con Bayreuth Baroque Opera Festival) alla più importante istituzione d’Oriente, la Daegu Opera House, con l’arrivo in Italia di Turandot, coprodotta dal teatro ferrarese, insieme all’importante realtà coreana. "Ospiteremo un cast di bellissimi artisti di livello internazionale – così Corvino – che si uniranno ai nostri artisti: cerchiamo di investire sempre di più sulle forze locali".
In questo solco, si inserisce anche l’idea, nata da Anja Rossi (ufficio stampa della Fondazione) e dallo stesso Corvino, di coinvolgere gli illustratori di ‘Ferrareser’ – collettivo di artisti ferraresi uniti per raccontare la città attraverso le copertine di una rivista che non esiste, in omaggio al celebre The New Yorker – per realizzare le illustrazioni dei manifesti della stagione. "Una sala piena – osserva il maestro Leone Magiera, presidente onorario dell’Abbado – è segno che la cultura a Ferrara è sempre più apprezzata. Con il lavoro di Corvino e dell’assessore Gulinelli, c’è un grande risveglio del teatro, dell’opera e di tutte le sue componenti". "La città sta cogliendo sempre di più la modalità di lavoro dell’amministrazione, ma soprattutto del teatro Comunale di aggregare risorse intorno alla cultura – così Marco Gulinelli, assessore alla Cultura – l’offerta di quest’anno è fatta di eventi importantissimi di livello internazionale ed è rivolta a un pubblico sempre più vario".
Ad aprire la stagione sarà proprio il Turandot di Giacomo Puccini, il 24 di novembre: l’orchestra Città di Ferrara sarà diretta da Marcello Mottadelli, mentre la regia è affidata a Plamen Kartaloff. Il 2 dicembre, invece, è il momento de ‘Le guerre di Ulisse’, opera basata sul libretto scritto da Patrizio Bianchi, già ministro dell’Istruzione, ieri presente in sala. Si prosegue, poi, con il Russian Classical Ballet, il 29 e 30 dicembre, per chiudere l’anno sulle note de ‘La bella addormentata’. Nel 2024, quindi, avremo la Bohème di Puccini, il ritorno della grande danza con ‘Open’ e la compagnia Ezralow Dance, l’Elysium Circus con ‘Alice in wonderland reloaded’. E ancora, ‘Il lago dei Cigni, ovvero il Canto’, Orlando Furioso, Le città invisibili, la prima italiana di ‘Ecce Cor Meum’, L’isola disabitata (con il Conservatorio Frescobaldi) e Queen – Barcelona Opera Rock.
"Stiamo presentando una stagione in linea con gli anni passati – dice il vicepresidente del Comunale, Carlo Bergamasco – perché negli anni passati quello che abbiamo fatto è stato crescere: lo dimostra il fatto che il ministero, quando fa una graduatoria basata sulla qualità artistica, ci riconosca il primato nazionale". "Siamo all’ultimo anno della nostra direzione – chiosa il direttore generale, Moni Ovadia – ritengo che il nostro bilancio sia grandemente positivo: speriamo che porti soddisfazioni a questa città unica per la sua bellezza e per il suo cuore".