
L’agriturismo Prato Pozzo di Anita sta sfruttando l’anello ciclabile.
L’anello ciclabile che unisce l’Argentano a Comacchio come volano per la fruizione del territorio all’insegna del turismo lento e della valorizzazione della biodiversità per il rilancio delle aziende turistiche. Nel Ferrarese le aziende agrituristiche nel 2023 erano 61 e il problema, secondo Cia-Agricoltori Italiani Ferrara, non è tanto il calo delle strutture, ma la loro presenza così esigua in un territorio che ha, invece, enormi potenzialità di fruizione turistica e può generare crescita e reddito nelle aree interne. Un esempio arriva dall’esperienza dell’agriturismo Prato Pozzo, ad Anita nell’Argentano, che sta incrementando notevolmente la sua attività, grazie all’anello ciclabile che unisce l’argentano a Comacchio, come spiega il titolare Stefano Ravaglia: "Dalla ciclabile che qualcuno ha definito, non a torto, una delle più belle d’Italia transitano nel fine settimana circa 600- 700, ciclisti che sono un "patrimonio" turistico significativo. La domanda di ristorazione è naturalmente aumentata e di conseguenza anche la nostra offerta, che ora prevede un vero menu del ciclista. Organizziamo anche forme di ristoro veloci per gruppi che vogliono fare una sosta brevissima magari a metà mattina che potrebbe diventare in futuro un vero e proprio punto di ristoro fisso aperto anche al mattino". "L’esempio dell’agriturismo Prato Pozzo ci insegna che a una valorizzazione del turismo lento efficace – afferma il presidente di Cia Ferrara, Stefano Calderoni – corrisponde spesso a una crescita delle aziende agrituristiche e multifunzionali e indica una strada molto precisa, che potrebbe trasformare il turismo rurale delle aree interne del territorio. Ma la ciclabile Argenta-Comacchio ci dimostra che quel mercato esiste e si può intercettare, grazie a uno sforzo congiunto e politiche di valorizzazione efficaci". Franco Vanini