"Tutte le private riapriranno ma temiamo l’esodo dei docenti"

Biagio Missanelli (Fism): "Molti potrebbero essere invogliati dai concorsi per lavorare nel pubblico"

Migration

Scongiurato il timore di chiusure, che aleggiava durante il lockdown, anche il sistema delle scuole paritarie si prepara al riavvio delle attività delle infanzia. Che partiranno, annuncia il presidente della Fism Biagio Missanelli (nella foto), tra il 1° e il 7 settembre. Ma le incognite non mancano, e la principale riguarda il fatto "che molti insegnanti delle scuole private potrebbero partecipare, legittimamente, al concorso per il potenziamento del sistema pubblico. E’ comprensibile il desiderio di trovare la stabilità che molte scuole private non possono offrire, ma questo aprirebbe serie difficoltà nel reperire personale già formato. Chiaramente è un tema che andrà affrontato con il Provveditorato, quando e laddove dovesse porsi". Ma la decisione del Ministero di non modificare il rapporto tra il numero degli insegnanti e quello dei bambini ha rassicurato almeno sul fronte dei costi: "Le attività verranno gestire con la logica della ‘bolla’ – spiega Missanelli –, ciascun gruppo non interagirà più con gli altri. Il che, se da un lato consentirà di svolgere con regolarità le attività scolastiche, aprirà inevitabilmente un altro rebus". Quello degli orari; per l’anticipo dell’apertura, ma soprattutto per il tempo prolungato (in varie scuole i bimbi, a richiesta, vengono tenuti sino alle 18), non sarà in teoria possibile creare nuclei misti di alunni, ma si dovrà necessariamente restare alla logica della ‘bolla’. "Chiaramente questo aprirebbe un problema di costi, perché è evidente che non si potrebbero turnare gli insegnanti, visto che a ciascuno dovrà essere assegnata la gestione specifica di un gruppo – prosegue il presidente della Fism –. Si tratta comunque di aspetti che stiamo valutando, anche per rispondere all’eventuale paura di quei genitori che dovessero temere uno scadimento dei servizi, specie sotto il profilo della sicurezza". Non sarà così, garantisce Missanelli: "Tutte le nostre scuole sono perfettamente attrezzate, al pari delle scuole statali e di quelle gestite dai Comuni. Tutte apriranno regolarmente, senza la minima defaillance e anzi con una grande voglia di adoperarsi al meglio per il bene dei bambini".

s. l.