Un aiuto ai pescatori "L’Europa finalmente ci sta ascoltando"

Conte, capogruppo della Lega nella commissione Ue "Le nostre pressioni a Bruxelles stanno dando frutto"

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La Commissione europea apre le porte a ulteriori misure di sostegno a favore dei settori della pesca e dell’acquacoltura, per aiutarle a fronteggiare la crisi dovuta al caro gasolio e ricadute del conflitto ucraino. L’annuncio è dell’eurodeputata e capogruppo della Lega in commissione pesca al parlamento Ue Rosanna Conte, che ha ricevuto risposta alla sua interrogazione,. L’obiettivo era quello di ottenere chiarimenti da parte della Commissione europea sulle misure che si intendono mettere in campo. Il documento, che vede Conte prima firmataria, era stato siglato anche dagli altri europarlamentari Valentino Grant, Massimo Casanova e Annalisa Tardino. "Le nostre pressioni sulla Commissione europea stanno dando frutto – riferisce Rosanna Conte –. Dopo aver attivato il meccanismo di crisi e un quadro temporaneo per gli aiuti di Stato, adesso Bruxelles apre alla possibilità di ulteriori misure di sostegno per la pesca e l’acquacoltura. Rispondendo a un’interrogazione che ho presentato insieme ai colleghi Lega in commissione pesca, il commissario Virginijus Sinkevicius ha confermato che si stanno esplorando ‘altre soluzioni complementari, tra cui eventuali azioni nel quadro del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (2014-2020) per utilizzare le restanti risorse finanziarie disponibili’". Secondo l’eurodeputata si tratta di un’apertura importante, "a cui però devono seguire atti concreti per far sì che pescatori e acquacoltori possano beneficiare di questi aiuti. I nostri pescatori stanno pagando un prezzo altissimo per le conseguenze del caro gasolio e della guerra in Ucraina. Il meccanismo di crisi, con sostegni finanziari immediati a carico del Feampa (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) per compensare le perdite subite dallo scoppio delle guerra fino alla fine dell’anno, e l’ok ad aiuti di Stato fino a 35mila euro, sono stati un primo passo per tamponare l’emergenza. Ma serve fare di più".

Valerio Franzoni