REDAZIONE FERRARA

Un aiuto alle famiglie in crisi. La Caritas concede il microcredito: "I volontari si facciano avanti"

Sarà operativo a settembre, erogherà prestiti a interesse zero a chi non riesce ad accedere alle banche

Maria Teresa Stampi (Caritas)

Maria Teresa Stampi (Caritas)

"Stiamo facendo un corso ai nostri volontari, agli operatori. Chi vuole darci una mano si faccia avanti, a settembre saremo operativi", è un appello quello che lancia Paolo Falaguasta, direttore della Caritas. Quasi 1500 persone bussano alla porta ogni anno, un ambulatorio, la mensa, i pacchi della spesa. E presto partirà il microcredito sociale. Alcuni lo chiamano micro finanza, per chi è in difficoltà un salvagente davanti al no delle banche. Nascerà uno sportello in grando di erogare piccoli crediti a quelle persone che non riescono ad accedere al sistema finanziario tradizionale, perché non sono in grado di offrire garanzie. Non sono pochi, la crisi mina finanze e famiglie. "Il progetto mira ad aiutare quelle persone che si trovano in una situazione di fragilità economica e spesso sociale", spiega Maria Teresa Stampi, una delle operatrici Caritas che si occupa dell’iniziativa. Come funziona. Il primo passo è trovare i fondi. L’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio contribuirà con un importo minimo di ingresso di 27mila euro. "Questi fondi possono essere aumentati dalle donazioni – sottolinea Maria Teresa –. La cifra raccolta in una prima fase verrà raddoppiata dal Fondo centrale della Cei". In questi giorni si stanno già formando operatori e volontari. Non è facile riuscire a ’masticare’, ad avere confidenza con numeri, conti, finanza, credito. Già da ora chi è interessato può rivolgersi alla Caritas per avere informazioni. Lo sportello fa parte del progetto intitolato ’Mi fido di noi’, lo spazio è già stato individuato. Sarà nel nuovo centro diurno, qui verranno raccolte le richieste che saranno valutate con il supporto della Fondazione antiusura San Bernardino di Milano. Una fase molto delicata. "I finanziamenti, da un minimo di mille a un massimo di 8mila euro, verranno erogati con un piano di rientro senza interessi. I rimborsi da parte dei beneficiari torneranno alla Diocesi che li utilizzerà per concedere nuovi finanziamenti". Un circolo virtuoso. Le persone e le famiglie che entreranno nel circuito del microcredito verranno accompagnate lungo il percorso di sostegno economico e di educazione finanziaria dagli operatori e dai volontari, lungo la strada dell’autonomia economica per poter creare reti sociali all’interno delle comunità. Un passo alla volta. A cominciare da un invito, quello dell’arcivescovo Gian Carlo Perego. Per un gesto di solidarietà verso i più poveri.

Mario Bovenzi