’Un caffè da Compay’. Così comincia ‘Righe di periferia’

’Un caffè da Compay’. Così comincia ‘Righe di periferia’

’Un caffè da Compay’. Così comincia ‘Righe di periferia’

Tutto parte da una vecchia foto, della fine degli anni Cinquanta. Stefano Bottoni, ideatore e direttore artistico del Ferrara Buskers Festival, aveva 7 anni e si trovava con la madre ad assistere a un caffè concerto, a Rimini. Da questa immagine prende le mosse il libro ‘Un caffè da Compay’ di Stefano Bottoni, per l’appunto. Il libro sarà al centro del primo incontro della rassegna ‘Righe di periferia’. La rassegna parte oggi alle 18, nei locali dell’Acli di Pontelagoscuro, che con la collaborazione del Consorzio Eventi Editoriali, ha organizzato la serie di incontri. Primo degli ospiti, con il suo ‘Un caffè da Compay’, è Stefano Bottoni. Chitarrista e cantautore è stato a Ferrara tra i fondatori del Folk Studio, organizza concerti con le sue canzoni coinvolgendo numerose band europee. Ciò per cui è ricordato sopra a ogni altra cosa a Ferrara è stata nel 1987 l’intuizione di progettare, fondare e realizzare il Ferrara Busker Festival. Negli anni la manifestazione, di cui è ancora direttore artistico, è diventata uno dei più importanti eventi mondiali dei Musicisti di Strada e porta a Ferrara ogni anno migliaia di persone. Il suo libro prende le mosse da una foto di fine anni 50 in cui appare lui bambino di 7 anni insieme alla madre a Rimini, durante un caffè concerto. A quella foto seguono tante altre immagini, sbucate dagli angoli più reconditi e magari annebbiate dal tempo. Ma l’autore assapora il piacere di ricordare luoghi e tempi di un passato più o meno lontano, che incastonati l’uno all’altro sono poi il "computer di bordo" di una vita e di un periodo. Al termine della presentazione l’Acli di Pontelagoscuro inviterà i partecipanti a un piccolo aperitivo. Il secondo appuntamento di ‘Righe di periferia’ sarà giovedì 30 marzo, sempre alle 18. Carlo Magri e Francesco Paparella presenteranno il loro ‘Distillati o essere distillati’. f. f.