
Nazzareno Motta ha realizzato il Castello coi bastoncini in legno dei ghiaccioli
Sono stati oltre 100 giorni, con una media di sette ore giornaliere, quelli serviti a Nazzareno Bertelli Motta, residente a Lagosanto, per realizzare una copia del Castello di Ferrara con una dimensione di base di 124 centimetri per 160 ed un’altezza di quasi un metro, utilizzando i bastoncini di legno inseriti nei ghiaccioli.
Un lavoro certosino e indubbiamente originale, che esprime una grandissima abilità del pensionato sessantaduenne originario di Mezzogoro, che da 35 anni vive nella comunità laghese, sposato con Miriam che gli ha donato due bellissimi figli, Fabio ed Elisa. Proprio a Mezzogoro, suo paese d’origine, esporrà per la prima volta la singolare riproduzione del Castello Estense durante la sagra dell’Arachide e del Pop Corn che inizierà a metà giugno.
Forse c’era anche la passione di aggiustare macchinari, poiché era impegnato come meccanico manutentore prima di andare in quiescenza, ma la scintilla che l’ha portato a costruire non solo il Castello di Ferrara ma ben 10 altri monumenti del territorio ferrarese é scoccata osservando la moglie.
"Aveva un negozio e amava cambiare l’allestimento delle vetrine, così si era messa a costruire delle casette – spiega Nazzareno –. Mi sono appassionato aiutandola nel costruirle e da quel momento é stato un crescendo".
Nel tempo in questi sette anni, utilizzando a volte pezzetti di legno acquistati appositamente ma sempre di dimensioni molto piccole, ha costruito la millenaria abbazia di Pomposa e il suo altissimo campanile, il suggestivo monumento di Comacchio dei Trepponti e anche l’ospedale degli infermi, e sempre rimanendo nella cittadina lagunare, tre arcate delle 144 che compongono il loggiato dei Cappuccini.
Rimanendo a Lagosanto, non poteva esimersi dal realizzare la Torre dell’Orologio, che svetta nella piazza e la chiesa di Santa Maria della Neve.
Un’arte che lo portato ad esporre 10 degli 11 monumenti realizzati fino ad oggi in diverse mostre da Lagosanto a Fiscaglia, dove ha allestito una esposizione durante la tradizionale fiera in svolgimento in questo periodo.
"Tuttavia il Castello di Ferrara, la mia opera più impegnativa e anche quella alla quale sono maggiormente legato per il tempo e la cura che le ho dedicato – conclude Nazzareno Motta – lo esporrò nel paese dove sono nato, che è Mezzogoro poiché là radici non si dimenticano mai e dove ho ancora tantissimi amici".
cla. casta.