Un intervento di potature e sfalcio a loro dire ingiustificato, ad opera dei nuovi proprietari dell’area, dopo che pochi giorni fa anche Acer era intervenuta per lo stesso motivo, ha fatto temere un immediato taglio di alberi. Per questo il comitato appena nato, composto da 43 residenti del condominio Garibaldi, uno stabile che si affaccia sulle vie Fiume, Cassoli e Corso Isonzo, vuole tenere alta l’attenzione su un tema che li sta mobilitando, ovvero la difesa di "un polmone verde in un palazzo degli anni ’20 tutelato dalle Belle Arti". Del tema abbiamo parlato la settimana scorsa, sempre ascoltando le voci delle parti in causa, ovvero il comitato (che rappresenta una parte degli inquilini, non quella che invece ha acquistato l’area in questione) e la stessa Acer.
"E’ un’area verde di circa 500 mq che fino a pochi mesi fa era di proprietà di Acer ed è stata recentemente venduta a privati che, prontamente recintandola, hanno manifestato l’intenzione di trasformarla in parcheggio".
Acer dal canto suo, spiega che si è sempre occupata della manutenzione e che per una questione di costi da tempo sollecitava, in incontri coi residenti, una soluzione, che ha trovato poi vendendo l’area. "Un’area che nei fatti – spiega il direttore di Acer, Diego Carrara – già adesso da una parte di inquilini veniva usata come parcheggio. I residenti che vogliono utilizzarla se ne devono fare carico, cosa che non è accaduta in questi anni (anche se il comitato, dal canto suo, dice di aver sempre provveduto a una manutenzione ordinaria)". E sulla nuova destinazione? Anche in questo caso Acer intende fugare ogni dubbio: "Il nuovo proprietario dovrà adeguarsi al regolamento edilizio e del verde pubblico, tutelando e rispettando la peculiarità di quella zona".