"Un gesto vigliacco nei giorni della Memoria"

Sdegno nel Pd per la svastica e gli insulti sulla sede del circolo di Porotto. Dura condanna del sindaco Fabbri: "Meschini e repellenti"

Migration

di Stefano Lolli

"Un gesto vergognoso. Compiuto strategicamente alla vigilia della Giornata della Memoria, e a pochi metri dal ceppo che ricorda l’eccidio dei 10 martiri". Porotto, via Ladino. Sulla vetrina del Circolo Pd intitolato a Lio Rizzieri, il logo del partito è coperto da una svastica, disegnata con una bomboletta spray, accompagnata da un insulto sprezzante. E accanto al segretario Alessandro Talmelli c’è quello del circolo, Diego Arcuri, che ha scoperto l’accaduto: "Sabato sera sono passato, come sempre, e guardando la sede del ’punto d’ascolto’ non ho visto nulla. Anzi mi sono fermato un attimo a pensare che dobbiamo, presto, riprendere l’attività". Ma è stato preceduto dall’anoniomo, o dagli anonimi, che hanno imbrattato la vetrina con il più classico e spregevole simbolo neonazista. Tra l’altro, dimostrando persino ignoranza, poiché la svastica è stata disegnata a rovescio (come nell’inconografia del buddismo).

Non è sulla precisione del disegno, tuttavia, che si sofferma Talmelli, ma sull’oltraggio: "Anche Ferrara diventa teatro di gesti di intolleranza gravissima, che si inscrivono a quelli che di recente hanno visto bersaglio il Meis, o alle accuse che in questi giorni, in Parlamento, sono state nuovamente rivolte a Liliana Segre, testimone della Shoah e paladina della vita democratica". Ma tra i militanti riuniti davanti alla sede, in attesa dei rilievi della Polizia – che ha verificato quanto era possibile –, era forte lo sdegno "per un gesto compiuto a due passi dal cippo che ricorda le vittime degli eccidi compiuti fra il 25 marzo e il 21 aprile 1945, a pochi giorni dalla Liberazione, quando dieci giovani di Porotto e di Fondo Reno (arrestati per aver distribuito volantini) vennero torturati ed uccisi. "Ci sono giorni, e luoghi, che diventano simbolici – chiude Talmelli –: per questo il gesto va condannato da chiunque abbia a cuore la pace, la democrazia e la libertà". L’appello del neo segretario comunale del Pd non cade nel vuoto, e non solo da esponenti politici e del centrosinistra.

Immediata e ferma la condanna delle istituzioni. "Un gesto grave, un affronto in vista del 27 Gennaio, Giornata della Memoria, e che qualifica la meschinità di chi lo ha compiuto", dice con durezza il sindaco Alan Fabbri: "Solidarietà al Pd: pur nella diversità di opinioni, è unanime la repulsione per certi segni che richiamano orrori, morte e violenza". Concorda il vicesindaco Nicola Lodi, che auspica che i responsabili vengano individuati: "Condannerò sempre chi utilizza il periodo più buio della storia per seminare odio e dividere". Si aggiungono icoordinatore provinciali della Lega Davide Bergamini ei Forza Italia Matteo Fornasini, uniti nello stigmatizzare la gravità di un gesto "antidemocratico e violento".