di Laura Guerra Il teatro Comunale stasera alle 21.30 vedrà salire sul palco Gene Gnocchi con ‘Il Nulla’, un surreale ‘partito’ fatto di ironia e provocazione. Produzione di Elisabetta Sgarbi, vedrà il biglietto a soli 5 euro grazie al Comune che ha offerto lo spettacolo. Gnocchi, cosa vedrà il pubblico? "È uno spettacolo che ha sorpreso anche me perché non pensavo nascesse così in fretta. Un monologo che ho provato un mese fa a Faenza, con una risposta al di là delle aspettative. È una presa in giro di tutta la situazione politica di adesso e che mi stimola tanto perché è un testo in continuo aggiornamento. Al comunale di Ferrara sarà la prima dopo Faenza". Promette tutto per arrivare al niente, cioè? "Parlo di una politica in cui dico subito e chiaramente che faccio solo promesse. È la politica del nulla che prende in giro tutto. Mi è venuto in mente durante la campagna elettorale, quando si sentivano promesse assurde. Così ho cominciato a scrivere e mettendo qualcosa sui social ho visto la gente incuriosita da questo movimento: molti mi hanno chiesto come mai alle elezioni non avessero trovato il simbolo del mio partito. È un movimento politico che vede la serata organizzata proprio come la Leopolda, con organigramma, proposte, squadra di governo, la possibilità di aderire e acquistare gadget". Grillo da comico ha fondato un partito, potrebbe essere realmente così anche per lei? "Con la totale assurdità che c’è al mondo d’oggi mi dico mai dire mai". Che rapporto ha con Ferrara? "C’è un patto con Elisabetta Sgarbi: dopo lo spettacolo devo andare a mangiare l’anguilla fritta perché vado pazzo per quella ferrarese. È il top. Se non c’è l’anguilla non faccio lo spettacolo. A Elisabetta mi lega un’amicizia pluridecennale, donna di grande pregio, cultura e con stima e affetto reciproco". Che mi dice del politically correct lei che spesso si definisce ‘scorrect’? "Il politicamente corretto sta veramente diventando una palla di piombo. Una volta ti sentivi libero di dire quello che volevi, ora ogni volta che si fa una battuta bisogna pensare se può offendere qualcuno o alzare sommosse social, Sta diventando insopportabile. Chiamatelo bavaglio, autocensura o sentimento di cautela eccessiva ma c’è. Se qualcuno preferisce evitare, io la battuta la faccio ugualmente ma effettivamente questa cosa la sento". La aiuta il suo passato da avvocato? "Sì, dico quello che voglio e il limite è proprio giuridico. E nell’eventualità del tribunale rivendico che sto facendo un lavoro che prevede questo diritto sacrosanto". Da appassionato di calcio, un pensiero per la Spal? "Nel Ferrarese da dilettante ho giocate tante volte. Alla Spal, evidentemente De Rossi ha qualche problema che non riesce a risolvere. Deve trovare il bandolo della matassa perché i giocatori li ha". Che sensazioni sul palco? "Le più belle del mondo. Arrivare a Ferrara con una cosa nuova e sentire l’adrenalina della reazione del pubblico. È come fare bungee jumping".