Codigoro avrà un nuovo centro per l’impiego. Sarà all’interno dell’ex pretura, che si affaccia su viale Giovanni XXIII a fianco dell’ufficio postale. Un investimento di 978mila euro, dei quali 624mila da contributo regionale e il restante a carico del Comune. Il progetto, redatto da Carlo Fortini, è stato illustrato dal sindaco Sabina Zanardi, assieme al vice, diversi assessori, Paola Cicognani, direttrice dell’Agenzia regionale per il lavoro e l’assessore regionale Vincenzo Colla. Il Centro per l’impiego andrà ad occupare il piano terra e parte del primo piano, mentre la parte restante dell’edificio sarà destinata ad uffici, in funzione di altri utilizzi futuri. Un intervento che prevederà un ingresso per le persone disabili, la rimozione di infissi e impianti, nuove pareti in cartongesso, con caratteristiche acustiche antincendio, nuovi infissi e un pavimento posto sopra l’esistente. Un impianto fotovoltaico e un cappotto termico contribuiranno a ridurre le spese energetiche, ci saranno interventi di impermeabilizzazione e rifacimento della copertura. Le opere partiranno alla fine della primavera e sono previsti 270 giorni di lavorazione per la conclusione. Per Zanardi si tratta di "un progetto ambizioso e molto articolato, che trasformerà l’ex Pretura, altrimenti destinata all’abbandono, in una vera e propria realtà polifunzionale. Permetterà di rivitalizzare un punto nevralgico del centro di Codigoro, assicurando una maggiore e migliore operatività al Centro per l’impiego, punto di riferimento per tutti coloro che sono in cerca di occupazione e non solo per i giovani". "Avere luoghi belli e riqualificati – ha aggiunto Colla – valorizza anche il lavoro pubblico. È un investimento speso bene, di grande valore, perchè punta sulle competenze e sull’occupazione. Un investimento sul futuro e con nuove tecnologie che porteranno a mettere tutti i dati in una rete comune regionale". Infine la direttrice Cicognani ha ricordato anche l’incremento del personale in organico e la sua formazione professionale, senza trascurare l’implementazione tecnologica. Secondo le linee guida europee, per dare seguito al progetto è indispensabile il rispetto del numero minimo di utenti, pari a 1.100 accolti in un anno, ma a Codigoro già nel mese di ottobre erano oltre 1.500 le persone prese in carico. Anche il personale – ha concluso – è destinato ad aumentare passando da 8 a 10 dipendenti".
cla. casta.