"Un polo museale unico? Pomposa ha storie diverse"

Il direttore regionale interviene dopo la proposta di Vittorio Sgarbi "L’Abbazia è medievale e non fa parte del Rinascimento estense".

"Un polo museale unico?  Pomposa ha storie diverse"

"Un polo museale unico? Pomposa ha storie diverse"

"Se nel polo unico, proposto da Vittorio Sgarbi e avallato anche dall’assessore regionale alla cultura Mauro Felicori è previsto l’inserimento di Pomposa, credo sia necessaria un’attenta riflessione". Lo afferma il direttore dei musei dell’Emilia Romagna Giorgio Cozzolino (nella foto al centro accanto a Serena Ciliani), poichè l’ipotesi di riunire in un unico polo museale la pinacoteca nazionale di palazzo dei Diamanti, il museo archeologico di Palazzo Costabili e quello Casa Romei, non lo vedrebbe affatto contrario. Diversa è la questione se di questa organizzazione museale dovesse far parte anche il millenario complesso abbaziale di Pomposa.

"E’ differente il contesto storico il medioevo rispetto al Rinascimento estense – aggiunge ancora il direttore –, poi a Pomposa esiste una dicotomia superata da uno specifico accordo con la Curia. Infatti il campanile e la chiesa sono di competenza dell’Arcivescovo, mentre Sala delle Stilate, Capitolo, Palazzo della Ragione e Refettorio sono di stretta competenza statale". Sono anni che poi in una logica di tutela dell’intero complesso, si assiste ad una proficua collaborazione al fine di preservare questo gioiello della cultura.

"A questo si aggiunga una serie di collaborazioni e intrecci con la società circostante, come ottimamente descritto dell’architetto Soprintendente Gino Pavan – aggiunge Serena Ciliani, direttrice dell’abbazia di Pomposa –, che a Pomposa creò sinergie col mondo agricolo, le associazioni, le istituzioni e tante altre piccole realtà sempre per il mantenimento del complesso". "La nascita di un unico polo museale dedicato agli Estensi, fra le province di Modena e Ferrara oggi può considerarsi superata – conclude il direttore Giorgio Cozzolino – credo che la distanza dalla città a Pomposa penalizzerebbe inevitabilmente quest’ultima, mentre oggi una direttrice che se ne occupa a tempo pieno, in perfetta sinergia con la Curia Arcivescovile, sta dando, e lo dimostra l’aumento dei turisti, ottimi risultati".

cla. casta.