
"Entusiasmante". Così il sottosegretario alla Cultura e presidente di Ferrara Arte Vittorio Sgarbi commenta la vittoria di Gaia Tortora con "il libro sulla terribile violenza della magistratura contro il padre. Il Premio Estense, con una giuria impeccabile, si è schierato sul fronte della difesa dei diritti civili e della solitudine dell’individuo contro il potere". E ancora. "È un premio importante – spiega Sgarbi – perché con questa decisione si è voluto, ancora una volta, distinguere dal mondo di intrighi e influenze, un vero e proprio ‘traffico di influenze’, dei premi più conosciuti. Un premio onesto in uno scambio democratico di opinioni dei membri della giuria".
Questo premio, ha sottolineato il sottosegretario, "è stato un fiume di ricordi delle illustri personalità che negli anni che hanno composto la giuria: Gian Antonio Cibotto, Giampaolo Pansa, Ettore della Giovanna. Un mondo scomparso ma uno spirito civile intatto". Vittorio Sgarbi vinse il Premio Estense nel 1985 con il libro ‘Il sogno della pittura’ (Marsilio) contro Giorgio Bocca. Fu il più giovane a vincerlo, 33 anni, e il solo ferrarese prima di Folco Quilici.
Dunque il suo saluto è stato sostenuto da molte ragioni di orgoglio davanti alla giuria tecnica presieduta da Alberto Faustini e dal presidente della Fondazione Premio Estense Gian Luigi Zaina.