Un territorio più ’povero’ e con tanti anziani Provincia: bene la giustizia, male i consumi

Nel report del Sole 24 Ore Ferrara perde molte posizioni, scivolando al 51esimo posto. Scure sul versante demografico. Primi assoluti nei processi civili

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di Federico Di Bisceglie

Una provincia tra luci e ombre. Ferrara perde sei punti e scivola al 51esimo posto della classifica realizzata dal quotidiano economico il Sole 24 Ore relativa alla qualità della vita. Per evitare letture strumentali o superficiali ribadiamo subito che si tratta di dati che riguardano l’intera provincia. La graduatoria elaborata dal Sole tiene in considerazione ben novanta indicatori raggruppati in sei macro aree: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. Un territorio tra luci e ombre, si diceva, perché ci sono diversi parametri (a partire, purtroppo, da quello demografico) che segnano ormai una decrescita del ferrarese che ha assunto una dimensione strutturale. In Regione, Ferrara è la ’cenerentola’. Ma andiamo con ordine.

Consumi. La nostra provincia, nella prima macro area (ricchezza e consumi) registra un calo che ci colloca al 44esimo posto della classifica legata ai capoluoghi. Male anche il ’termometro’ legato agli affari e al lavoro. In questo senso il territorio sconta un gap di competitività che lo colloca nella posizione numero 88. Vale a dire che nel 2022, rispetto all’anno precedente (in cui già non c’erano dati particolarmente brillanti) sprofondiamo di trentacinque posizioni.

Demografia. Il dato più triste e sconfortante, come accennato in premessa, è quello legato alla demografia. Nell’indicatore che prende in considerazione il numero di pensioni ’di vecchiaia’ per ogni mille abitanti, il territorio ferrarese si colloca al penultimo posto. Centoseiesimi a fronte di 107 capoluoghi di provincia (fonte Inps). Va detto, però, che nel saldo migratorio totale (che misura la differenza di tra iscritti e cancellati in anagrafe ogni mille abitanti) colloca la nostra provincia al terzo posto a livello nazionale. Nella graduatoria complessiva su fronte ’istruzione, demografia e salute’, Ferrara registra una lieve risalita collocandosi al sedicesimo posto.

Ambiente. Nonostante gli ottimi risultati riscontrati sul versante della raccolta differenziata, nell’indicatore ’ambiente e servizi’ il territorio perde posizioni. Precisamente perdiamo ventinove posizioni, attestandoci al 53esimo posto della classifica. Va bene, di contro, il settore dedicato ai ’Giovani’, che tiene in considerazione concerti, sport all’aperto, nozze e primo figlio. In questo frangente Ferrara si colloca al secondo posto a livello nazionale. Sempre parlando delle ’ombre’, il territorio sembra perdere terreno anche su quella che, per vocazione, dovrebbe essere la sua forza propulsiva: la cultura. Infatti, nella classifica generale, Ferrara sprofonda alla posizione numero 45. Lo scorso anno, la posizione della nostra provincia era la numero 34. Anche questo, dovrebbe essere uno spunto sul quale riflettere in maniera approfondita.

Le luci. Va meglio, per il territorio, spostando il focus dell’attenzione sul versante giustizia. Addirittura per quanto riguarda la durata media delle cause civili, il tribunale di Ferrara svetta a livello nazionale. La rapidità dei nostri uffici giudiziari certifica un dato di crescita ormai consolidato da diverso tempo e che ci pone al quarto posto anche nell’ambito delle quote cause pendenti ultra triennali. Immediatamente dietro Bologna. Il capoluogo di Regione – questo va detto – è al vertice di quasi tutti gli indicatori, oltre a essere al primo posto della classifica generale del Sole 24 Ore. L’ultimo dato, purtroppo davvero drammatico, è legato all’incidentalità stradale dei cittadini tra i 15 e i 34 anni per ogni mille abitanti. La nostra Provincia, nel 2021, è al 103esimo posto su 107. Forse il 2022, con questi presupposti, sarà anche peggio.