Un Terzo Polo da sold out "A noi il vero voto utile"

I contendenti di Azione e Italia Viva ieri sera alla sala del factory Grisù. Badia: "Tanti interessati alla nostra proposta". Fattorini: "Noi, l’alternativa"

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di Federico Di Bisceglie

Il pubblico è quello delle grandi occasioni. La sala del Grisù, ieri sera, era piena. Se i voti del terzo polo si misurassero con l’applausometro, vincerebbe il senatore uscente Matteo Richetti che ora corre nei collegi della ’sua’ Emilia-Romagna. A sovraintendere i lavori c’è il coordinatore provinciale di Azione, Alberto Bova. "Solo noi – dice Bova – riusciamo a richiamare così tante persone: segno chiaro che la gente vuole un’alternativa al bipolarismo destra-sinistra". La ricetta per l’alternativa si basa su due ingredienti: "Competenza e ascolto proattivo". Francesco Badia, candidato al collegio uninominale della Camera, guarda il suo impegno da un angolo prospettico proiettato al futuro. "Oggi gettiamo le basi per un percorso che auspico possa durare nel tempo". Perché "ultimamente – prosegue – girando e confrontandomi con le persone, vedo che c’è molto interesse verso la nostra proposta". Probabilmente un interesse dettato dalla disillusione rispetto all’offerta politica attuale. Ma soprattutto perché "trasversalmente gli interlocutori con cui ho avuto modo di confrontarmi lamentano che, da anni, con la politica locale manca il confronto". E il cambio di passo del 2019? "Non ha cambiato granché le cose sotto questo profilo". I primi a cui bisogna dare risposte, in questa fase, "sono i rappresentanti del mondo produttivo, attraverso cui si ’tasta’ il terreno dell’impresa e dei problemi a essa collegati". La sfida di Badia è ambiziosa soprattutto per un punto a cui, Azione, ha dedicato ampio spazio all’interno del programma: i giovani. "Quello che sto notando fra i giovani – conclude – è un interessamento vero ai temi su cui il Terzo polo si propone di intervenire. D’altra parte, siamo gli unici che ne parlano avanzando proposte serie e non facendo demagogia". Sensibile a questo tema è anche Emma Fattorini, vice presidente nazionale di Azione, la cui idea è quella di imprimere "una nuova postura alla politica". L’unica via è chiaramente "quella del Terzo polo. Il vero voto utile, contro l’astensionismo". Perché, dice la docente della Sapienza, "siamo gli unici che si sono accorti della drammaticità del momento che il nostro Paese attraversa, proponendo proposte fattibili per risolvere alcune problematiche quanto mai urgenti".

Alla luce di questi presupposti, la conclusione a cui giunge Fattorini non lascia spazio a dubbi: "Siamo gli unici a essere all’altezza di questa sfida". Ma soprattutto – e qui la stoccata arriva dritta al cuore di Enrico Letta, segretario del Pd – "un voto a noi non è vero che sia sprecato e favorisca il centrodestra. Noi siamo l’alternativa:erodiamo parte dell’elettorato al centrodestra". Anche su questa affermazione, basta guardarsi attorno per comprenderne la fondatezza. Il pubblico è abbastanza eterogeneo. Imprenditori, professionisti, semplici cittadini. Poi, in prima fila, agghindato come un signore in vacanza, l’ex sindaco Roberto Soffritti. Button down di lino e mocassini. Poco lontano, Paolo Paramucchi, ex numero uno della Holding. Il pubblico, appunto, era quello delle grandi occasioni.