A preoccupare, però, non dev’essere solo la mancanza di ferraresi in Giunta - di per sè, comunque, grave - ma, allargando il ragionamento, la quasi totale assenza della nostra provincia dai radar della politica che conta. Che peso ha avuto Ferrara quando ha espresso ben nove parlamentari e due ministri? Zero. Quali risposte concrete ha avuto il nostro territorio in termini di risorse assegnate, nuovi posti di lavoro, insediamento di nuove imprese e infrastrutture realizzate quando è stato rappresentato in Regione da un assessore di peso come Calvano e dalla capogruppo del più importante partito di governo, cioè Zappaterra? Poche, pur in un esecutivo regionale che, per sensibilità di Bonaccini, ha cercato di prestare ascolto anche alla nostra provincia. C’è poi un dato politico: il Pd ferrarese, sia a livello cittadino che provinciale, si deve ripensare dalle basi. Non basta trincerarsi dietro i numeri (il partito tiene, è vero) o cambiare classe dirigente (ricambi, peraltro, frenati da resistenze, personalismi e vecchi veleni); occorre cambiare mentalità e aprire un serio dibattito interno per vincere le sfide future. Basta con le pacche sulle spalle e i finti ’volemose bene’, dietro i quali si consumano laceranti divisioni. E’ infatti evidente a chiunque abbia rapporti con esponenti Dem delle altre province emiliano romagnole che il Pd estense è rimasto fermo a schemi vecchi e a categorie superate. Non è bastata la sconfitta del 2019 a cambiare toni e strategie; la orrenda campagna elettorale delle ultime amministrative ha ripreso in mano vecchi armamentari, slogan e pregiudizi. Uno su tutti: la demonizzazione non solo politica, che ci starebbe, ma anche etica, personale e fisica di Alan Fabbri, che i ferraresi hanno dimostrato di volere, con larga maggioranza, come sindaco. Il che ha trasmesso il messaggio di un partito altezzoso, che vive su Marte e schifa il sentimento della gente. Si rifletta anche su questo, una volta scesi dal piedistallo. E ora? Ora non resta che sperare che la Regione faccia qualcosa per Ravenna e che a noi, ad essa legati, arrivino almeno le briciole...
CronacaUna esclusione che brucia. Ora il Pd rifletta