Una ’mente ospitale’ tra scienze, storia e arte

Torna domani a Ferrara, in biblioteca Ariostea, una tappa dell’evento internazionale ’Mens-A’. Il tema di quest’anno è il futuro

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di Francesco Franchella

Cultura diffusa, per coinvolgere studenti (e non solo) su più livelli e trovare uno spiraglio, fintanto un filo interpretativo, per decifrare la complessa realtà attuale. Dopo il grande successo dello scorso anno, ‘Mens-A Evento Internazionale sul Pensiero Ospitale’ torna a Ferrara. Un’iniziativa - dovuta alla compartecipazione con il comune di Ferrara, Unife e l’assessorato alla cultura della Regione Emilia-Romagna – che rientra negli obiettivi della terza missione dell’università e che avrà luogo domani alle 17.10 alla Biblioteca Ariostea. Scienze umane, filosofia, storia, arte. "Il nostro – dice il direttore di Mens-A, Beatrice Balsamo – è l’unico festival di cultura diffusa della regione: abbiamo invitato a Ferrara grandi nomi, per affrontare il futuro che abbiamo davanti. Futuro prende avvio dalla conoscenza: conoscere il futuro di ieri può aiutarci a pensare al futuro di domani". Per stimolare un’ulteriore partecipazione degli studenti, Mens-A, in qualità di progetto del Miur, rilascia crediti formativi agli studenti di Unibo, Unimore, Unife, Unipr e ai docenti delle scuole medie e superiori. Tema di quest’anno è il ‘Futuro’, che a Ferrara verrà declinato seguendo una parola che ben si confà allo spirito della storia locale: ‘Maestri’. Perché Ferrara è (per alcuni, era) una città di grandi ‘Maestri’. "Parlare di futuro – spiega Beatrice Balsamo – significa confrontarsi con la necessità di superare il periodo di immobilità e isolamento, al quale il virus ci ha costretti, e contrastare le tensioni generate dalla guerra in corso, delineando l’importanza della progettualità culturale e sociale". L’incontro di Ferrara, dunque, sarà dedicato ai grandi maestri del passato: Seneca, Socrate e Marc Bloch. Dopo il saluto di Paolo Tanganelli, direttore del dipartimento di studi umanistici dell’università di Ferrara, seguiranno diversi interventi, moderati dall’assessore ai rapporti con Unife, Alessandro Balboni. Primo degli interventi è quello del professore emerito di letteratura latina all’Università di Parma, Giuseppe Biondi. Titolo: ‘Seneca e la tragedia del potere’. Quindi, si passerà alla filosofia greca, con ‘Socrate e l’etica della domanda’. Relatore, il filosofo del dialogo interreligioso dell’Università di Genova, Roberto Celada Ballanti. Molto forti sono le difficoltà anche nel campo agroalimentare: così, a ‘Marc Bloch e il mito delle origini’ sarà dedicato l’ultimo intervento dello storico dell’alimentazione di Unibo, Massimo Montanari. Insomma, un evento di alta cultura, ma che "non esclude l’intrattenimento – così Antonino Falduto, docente di filosofia morale di Unife – l’alta cultura, se ben fatta, è capace di intrattenere e di essere fonte di piacere". "Per l’amministrazione è una grande soddisfazione – conclude l’assessore Balboni – questa iniziativa è un punto di incontro tra generazioni, che si confrontano su un autunno-inverno allarmanti".