"Giacomo Matteotti è di tutti". Anche la libertà è relativa, per come si conquista, per come si mantiene. Per quale uso se ne fa. È una lezione che lo studio della storia, alla luce di valori antifascisti, può favorire e che può partire dal doveroso ricordo di figure come Giacomo Matteotti, a maggior ragione se ci si trova nel centenario dal suo martirio. Centenario che, a partire dal 16 settembre, porterà a Ferrara una serie di iniziative incentrate sulla memoria del politico e segretario del Partito Socialista Unitario. La prima di queste, sarà la mostra itinerante ‘Giacomo Matteotti e la libertà liberatrice’. "Simbolo di democrazia partecipata e inclusiva, di una libertà che non si chiude in se stessa, ma si apre agli altri", dopo il 10 giugno 1924 "Matteotti divenne in Italia, in Europa e in America il martire della libertà liberatrice".
Le parole di Maurizio Degl’Innocenti, presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Giacomo Matteotti, giustificano perfettamente il titolo della esposizione, che inaugurerà proprio lunedì 16 settembre (fino al 30 ottobre 2024), alla Biblioteca Comunale Ariostea. Organizzata con il contributo della Struttura di Missione per gli Anniversari Nazionali della Presidenza del Consiglio dei ministri, in collaborazione con il Comune di Ferrara, la Regione Emilia-Romagna e la Cgil, l’esposizione si avvale della direzione scientifica della Fondazione Studi storici Filippo Turati, che ha messo a disposizione il materiale. Ai pannelli e ai prodotti multimediali si aggiungono, in questa tappa, pochi esemplari, tratti dal patrimonio dell’Ariostea e selezionati da Mirna Bonazza (responsabile U.O. Biblioteche del Comune).
Alla biblioteca di via delle Scienze, si troveranno esposte circa 300 immagini, con una postazione video. L’auspicio di Degl’Innocenti sarebbe quello di attirare anche e soprattutto le scolaresche ferraresi, con la volontà di stimolare la partecipazione delle scuole all’importante concorso nazionale, che ormai si tiene da 10 anni (ma alla quale le scuole di Ferrara rispondono poco), ‘Matteotti per le scuole’. Tra poco, verrà pubblicato il bando.
"La mostra – afferma l’assessore alla cultura, Marco Gulinelli – apre le iniziative per ricordare la memoria di Giacomo Matteotti, il cui coraggio e dedizione per la giustizia hanno lasciato un segno indelebile nella storia del paese. È di grande importanza unire alle celebrazioni l’approfondimento e la riflessione: è giusto che questo percorso incontri anche la città di Ferrara, realtà rilevante della vita di Matteotti". La mostra, infatti, è stata allestita per la prima volta all’Istituto Italiano di Cultura di Dublino ed è stata, con un suo segmento, alla Camera dei Deputati. Dopo Ferrara, approderà a New York, Monaco di Baviera ed Edimburgo. Tuttavia, possiamo ritenere che il suo luogo d’eccezione sia proprio l’Ariostea, considerando che "la memoria, per essere tale, dev’essere condivisa – dice la direttrice Grazia Maria De Rubeis –. Per questo, la biblioteca, è un luogo di memoria: custodisce il passato, ma è anche un luogo dove esercitare la volontà di memoria e assolvere un ruolo non solo culturale, ma anche civile". Le iniziative non si fermano alla mostra. Per esempio, nella serata di lunedì (ore 20.30), verrà proiettato, alla Sala Estense, il film di Florestano Vancini ‘Il delitto Matteotti’, alla presenza tra gli altri di Gloria Vancini, figlia del regista. Infine, il 30 settembre, sempre alla Biblioteca Ariostea, si terrà un convegno di studi sul tema poco battuto di ‘Giacomo Matteotti e il sindacato’.
Francesco Franchella