Una mostra sull’impatto delle leggi razziali

Realizzata dagli studenti del liceo ’Roiti’ per raccontare le conseguenze della legislazione del 1938 sulle famiglie ebraiche italiane

Una mostra sull’impatto delle leggi razziali

Una mostra sull’impatto delle leggi razziali

Una mostra pensata, curata e realizzata dagli studenti per gli studenti con l’obiettivo di raccontare l’impatto devastante che nel 1938 le leggi razziali fasciste ebbero sulle famiglie ebraiche italiane. Ha inaugurato ieri al liceo scientifico ’Roiti’ di Ferrara, l’esposizione a pannelli ’Il peso della legge. Le conseguenze delle politiche razziste in Italia’, firmata dalle ragazze e dai ragazzi della sezione 4 G (corso scienze della conservazione dei beni culturali) dell’Istituto e dal Meis. Presenti, l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Ferrara Dorota Kusiak; il dirigente vicario dell’Ufficio scolastico territoriale di Ferrara Lorenzo Ceroni; il dirigente del Roiti Roberto Giovannetti; il presidente dell’Istituto di storia contemporanea Anna Maria Quarzi e il direttore del Meis Amedeo Spagnoletto. La mostra è il risultato di mesi di lavoro che hanno visto gli studenti all’opera tra documenti d’archivio, foto, volumi di approfondimento, supportati dal professore Giorgio Rizzoni e da Sharon Reichel, curatrice del Meis. La ricerca, basata su un rigoroso lavoro scientifico, è stata accompagnata da una lunga formazione sui diversi aspetti museali alla base dell’elaborazione delle mostre. La serie di leggi che dal 1938 isolarono progressivamente i cittadini ebrei italiani dal resto della popolazione è accostata alle vicende di quattro famiglie, i Bassani, i Vita, i Mortara e i Finzi: tra loro, studenti che vennero cacciati dalle scuole pubbliche e professionisti costretti a lasciare il loro impiego. "La mostra realizzata dagli studenti del Roiti – spiega Spagnoletto – è per il museo un grande risultato: i ragazzi sono riusciti non solo ad apprendere i valori che trasmettiamo al Meis, ma li hanno anche rielaborati e fatti propri. Abbiamo di fronte il lavoro di giovani cittadini consapevoli, impegnati e pronti a battersi per un mondo più giusto ed equo". "Questa mostra – aggiunge Giorgio Rizzoni, docente del Liceo Roiti - è frutto di un metodo di lavoro che ha messo i ragazzi al centro dell’attività progettuale: da fruitori passivi a soggetti attivi e propositivi. Ciò può avvenire solo agendo sulle motivazioni che iniziative come questa possono suscitare, perché coinvolgono gli studenti nel processo di formazione di una coscienza critica e consapevole". Conclude Anna Quarzi, Isco: "Il peso della legge, progetto realizzato dagli studenti e dalle studentesse del Liceo Roiti, è senza dubbio una testimonianza di quanto sia importante il lavoro di formazione e di approfondimento con le scuole. I ragazzi hanno dimostrato di aver fatto proprie le conoscenze e i concetti e di averli saputi comunicare attraverso una mostra documentaria". La mostra resterà al Liceo Roiti fino alla fine dell’anno scolastico e prevederà visite guidate fatte dagli stessi studenti ai loro compagni delle altre sezioni e da settembre diventerà itinerante e si sposterà in altri istituti della città.