"Una preghiera per la pioggia A rischio area di 750mila abitanti"

La richiesta del vescovo ai sacerdoti al termine delle messe che verranno officiate domenica prossima "Siamo di fronte a una siccità davvero preoccupante che colpisce gravemente il nostro fiume Po"

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di Mario Bovenzi

Passa dal ricorso all’aiuto del cielo l’ultima frontiera della lotta a questa siccità record che fa ingiallire il mais, riduce il terreno in polvere e pesa come una cappa su una pianura sconfinata dove i paesi sembrano perdersi. Perché a volte una preghiera e soprattutto la forza delle fede possono fare il miracolo. In questo caso – perché di miracolo ormai si tratta – quello di far piovere. Il vescovo monsignor Gian Carlo Perego ha chiesto, con una comunicazione ufficiale arrivata ieri nella tarda mattinata dall’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio e intitolata ’Preghiera per la pioggia’, a tutti i sacerdoti di Ferrara-Comacchio e alle loro comunità di recitare, al termine delle messe che verranno officiate domenica prossima – 3 luglio, San Tommaso il santo che si è fatto un nome perché dubitava ma che alla fine dovette credere –, una preghiera perché "il Signore ci doni l’acqua necessaria per la vita di tutti". "Monsignor Gian Carlo Perego – è intervenuto, si legge nella nota – in unione con la comunità diocesana, visto il perdurare della situazione di siccità che sta producendo ingenti danni e mettendo a rischio un’area di 750.000 abitanti - tra cui le persone e le famiglie della nostra Diocesi". "Donaci, o Dio, la pioggia di cui abbiamo tanto bisogno – questo il passaggio culminante della preghiera che la diocesi ha inoltrato ai sacerdoti e che verrà letta domenica dall’altare per risuonare in tutte le nostre chiese – perché, aiutati dai beni che sostengono la vita presente, tendiamo con maggiore fiducia a quelli eterni". "Le ragioni della preghiera – spiega il vescovo Gian Carlo Perego – sono legate alla particolare vocazione agricola e cerealicola della nostra terra ma anche alla salvaguardia dell’allevamento di vongole, minacciato dall’avanzamento del cuneo salino nel Delta, che vede impegnati 1600 pescatori". E’ proprio di alcuni giorni fa il grido d’allarme che si è levato dalla Sacca di Goro, dove i pescatori stanno lottando con alghe giganti che soffocano gli allevamenti di molluschi. "Siamo di fronte – prosegue il vescovo – ad una siccità davvero preoccupante che colpisce gravemente il nostro fiume Po, facendo mancare le forniture d’acqua ai potabilizzatori di Pontelagoscuro, un servizio vitale per il territorio ferrarese". La preghiera suona come un inno all’acqua, definita "l’onda che irriga, il lavacro che purifica, la bevanda che disseta... Fa’, o Signore, che ogni uomo possa sempre godere di questo refrigerio". Non saranno in pochi domenica a pregare per la pioggia, gli occhi al cielo perché alla fine ascolti.