Un’area verde contesa. Il condominio si riunisce in un comitato pubblico: "No al nuovo parcheggio"

La lettera di 43 famiglie dello stabile che si affaccia su Corso Isonzo e le vie Fiume e Cassoli: "Acer ha venduto a un privato senza avvisarci". La replica di Carrara: "Incontri documentati, loro non erano interessati".

Un’area verde  contesa. Il condominio si riunisce in un comitato pubblico: "No al nuovo parcheggio"

Lo stabile del Condominio Garibaldi, che si affaccia su tre strade

di Mauro Paterlini

Si chiama ’Per un giardino verde’ ed è un comitato appena nato, composto da 43 residenti del condominio Garibaldi, uno stabile che si affaccia sulle vie Fiume, Cassoli e Corso Isonzo. I residenti si sono uniti per chiedere una soluzione alternativa a quella attuale, valutando azioni legali, politiche e non solo. Ma di cosa si tratta esattamente? "Vogliamo salvaguardare un’area verde, di circa 500 mq – spiegano i residenti – ubicata all’interno del condominio e composta da terreno erboso e alberi. Fino a pochi mesi fa l’area era di proprietà di Acer ed è stata recentemente venduta a privati che, prontamente recintandola, hanno manifestato l’intenzione di trasformarla in parcheggio". Il timore è quindi quello di perdere un ’polmone verde’ in quella zona, cementificando ancora.

"Avessimo saputo dell’eventualità di un cambio d’uso o della vendita a privati – sono ancora i residenti che parlano –, avremmo potuto fare controproposte di acquisto, in più abbiamo pensato che le relazioni intercorse tra l’Amministratore e Acer fossero comunque interlocutorie e che qualsiasi altro passaggio sarebbe comunque avvenuto attraverso comunicazioni più “formali” con la possibile indicazione di un’eventuale vendita a terzi".

I residenti dunque, stando a quanto scritto nella lettera, si sarebbero trovati spiazzati e sorpresi da tempistiche e modalità dell’operazione, parlando anche di un eventuale diritto di prelazione su quell’area. "Sicuramente daremo mandato – concludono – a una figura competente per verificare le procedure adottate e, nel frattempo, la nostra attenzione si focalizzerà sugli Uffici Tecnici del Comune di Ferrara. Ci sarà la sensibilità di lasciare il giardino così com’è nella sua funzione primaria o verranno approvati progetti che prevedono abbattimento di alberi e costruzione di un parcheggio?".

Un messaggio chiaro che ha suscitato l’immediata replica di Acer, attraverso il suo direttore Diego Carrara, che ha precisato inoltre alcuni aspetti.

"L’area in questione – spiega Carrara – era di proprietà di Acer, quindi non rientrava nel patrimonio di edilizia popolare. Di fatto, queste aree complessivamente intese, sono sempre state utilizzate a titolo gratuito dai residenti come fossero di loro proprietà, come parcheggio e come giardino, e negli anni sono state diverse le richieste da parte dei vari amministratori o residenti del comparto, affinchè Acer, in quanto proprietaria, eseguisse la manutenzione del verde ad alto fusto che insiste in tali aree.

Per questo motivo, da oltre un decennio, l’Azienda Casa ha iniziato un percorso partecipato con tutti i condomini in questione, per arrivare a una gestione condivisa e più sostenibile dell’area".

Poi un lungo elenco di incontri, date alla mano, con i condomini, iniziati nel 2013 e arrivati al 2022, quando, spiegano da Acer, "è stata convocata una nuova riunione, da cui poi sono scaturite trattative più strutturate con una parte dei condomini. E’ tutto ampiamente documentabile con numerose lettere, scambi di mail e riunioni pubbliche". L’Azienda quindi nega il mancato coinvolgimento nelle trattative ed evidenzia come "i condomini del fabbricato Garibaldi/Fiume/Cassoli/Isonzo non hanno manifestato

alcun interesse all’acquisto dell’area residua. Il nuovo proprietario però, dovrà adeguarsi al regolamento edilizio e del verde pubblico, tutelando e rispettando la peculiarità di quella zona".