
Unesco e veleni Sgarbi al ministero "Azioni strumentali, una vicenda grottesca"
di Federico
Di Bisceglie
"Che il nostro ministero diventi uno strumento di lotta politica contro l’amministrazione virtuosa è inaccettabile, tanto più per una città culturalmente attivissima e recentemente premiata con una medaglia d’oro dal Presidente della Repubblica in visita". La versione di Sgarbi. Il sottosegretario alla Cultura non poteva accettare supinamente che una funzionaria ‘richiamasse’ il Comune sulla gestione del centro storico a seguito della segnalazione degli esponenti di +Europa. E, infatti, ecco la replica stizzita. La missiva del sottosegretario è rivolta direttamente al segretario generale del ministero della Cultura, Mario Turetta. "Torno a richiamarla alla continenza dei suoi uffici – scrive Sgarbi in incipit di lettera – mi riferisco, in questo caso, alla direzione del servizio ‘secondo’ che, sulla base dei segnalazioni strumentali e di chiaro significato politico, senza alcuna verifica istruttoria (nel caso di specie molto semplice, essendo io cittadino ferrarese e presidente di Ferrara Arte), inviata al sindaco di Ferrara e alla sovrintendente delle Belle Arti, un richiamo su un inesistente degrado della città patrimonio Unesco".
Insomma il sottosegretario smonta punto su punto tutti i rilievi contenuti nella chiosa della lettera firmata dalla dirigente Mariassunta Peci. Oltre all’antefatto, è interessante il tempismo. Sì, perché l’iniziativa di + Europa – presentata da Mario Zamorani e Paolo Niccolò Giubelli – è stata lanciata qualche settimana fa. Una volta raccolte le circa 1.400 firme, i due esponenti politici hanno inviato la lettera all’Unesco. Una missiva nella quale i radicali denunciavano, tra le altre cose, lo "stato di degrado in cui versa la città di Ferrara". Una volta ricevuta la lettera, il segretario generale dell’Unesco ha "chiesto un esame delle problematiche elencate". Procedimento dal quale, evidentemente, è scaturito il documento della funzionaria ministeriale.
Ma torniamo alla risposta di Sgarbi. "Le polemiche di cui leggo – scrive Sgarbi al segretario generale del Mic – e la lettera della dirigente del servizio ‘secondo’, sono stantie e inconsistenti e servono soltanto ad alimentare l’attività di piccoli gruppi che agiscono con una sola finalità politica". In questo passaggio, la reprimenda del sottosegretario assomiglia molto a quella del sindaco Alan Fabbri. "La "devastazione" e il "degrado" non albergano nella città di Ferrara – aveva scritto il primo cittadino nella lettera indirizzata al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano –. Albergano nella testa di qualche disperato oppositore politico all’attuale amministrazione comunale ma non nella realtà dei fatti. Basta farsi un giro nella nostra bellissima città per accorgersi della rinascita in corso, frutto di un impegno politico e tecnico costante negli ultimi quattro anni". L’iniziativa della funzionaria Peci, dal sindaco era stata liquidata come "errore estivo".
Sgarbi torna alla carica, in chiusura della lettera al segretario generale, con toni ancora più perentori. "Grottesco – si legge nella lettera – appare poi il richiamo a una inadempienza presunta rispetto a una precedente nota del 24 febbraio 2021. Per Ferrara, rispondo direttamente io, come è giusto, e le raccomando per gli uffici di nostra diretta dipendenza: attenzione e continenza". Insomma nel caso che dall’Unesco è transitato al ministero della Cultura, senza passare per il via si innestano due piani: quello tecnico e quello politico. Ora, si tratterà di capire cosa succederà e se prevarrà l’uno o l’altro aspetto. Certo è che di questo tema, nel corso della campagna elettorale che sta di fatto entrando nel vivo – resistendo parzialmente alla pausa estiva – se ne parlerà a lungo. La lettera inviata da Zamorani e Giubelli, indicava "evidenti violazioni delle motivazioni per cui Ferrara è stata dichiarata città patrimonio Unesco". Addirittura nel testo si parlava di "sequestro per oltre un mese di piazza Trento e Trieste per spettacoli di musica pop con pesantissimo e insopportabile impatto sulla piazza stessa" di "continuo viavai di auto nel centro storico e di "distruzioni inferte al parco Bassani ad opera del concerto di Springsteen".
Tutti fronti abbastanza ‘caldi’ dalle parti dell’opposizione. Chissà se la battaglia per la salvaguardia dell’integrità del patrimonio Unesco sarà il primo punto del "programma condiviso" che sta costruendo il centrosinistra. Nel frattempo, Sgarbi raccomanda, urbi et orbi, "attenzione e continenza".