Vaccini, boom nelle Cra. Sanitari sopra il 70%

Già individuate le location per la seconda fase: Fiera in città, Pandurera a Cento, a Copparo si pensa alla tenda a forma di ’primula’

Migration

di Stefano Lolli

Tra oggi e domani saranno quasi 10mila i ferraresi vaccinati contro il Covid. Le somministrazioni agli operatori sanitari, agli ospiti e al personale delle Cra (oltre alla platea di farmacisti, odontoiatrici, medici di base e altri assimilati alla categoria sanitaria) proseguono a ritmo serrato: "Entro il 24 concluderemo sicuramente il primo ciclo di vaccinazioni – esordisce Emanuele Ciotti, direttore sanitario dell’Azienda Usl e responsabile della ’cabina di regia’ provinciale per le vaccinazioni –; siamo decisamente soddisfatti di come sta procedendo questa fase".

Ma non tutti i sanitari hanno aderito alla campagna.

"Abbiamo dati molto buoni. Oltre il 70% dei dipendenti dell’Azienda Ospedaliera, più del 60% di quelli dell’Azienda Usl, mentre nelle Cra siamo su percentuali stratosferiche, vicine al 90%".

C’è però chi si chiede perché tra i sanitari non ci sia un’adesione volontaria ancora più massiccia.

"Io sono convinto che crescerà, magari anche nelle prossime fasi della campagna. Non va dimenticato che, in questo momento, ci sono operatori che non possono vaccinarsi per vari motivi: c’è chi è in gravidanza, chi è malato. Vedrà che i numeri cresceranno sensibilmente".

Diceva che nelle Cra c’è un autentico boom.

"Sì, ed è un fattore molto importante perché parliamo della parte più fragile della cittadinanza, quella fra l’altro su cui il Covid ha effetti gravi. Ieri erano già 2266 i vaccinati tra ospiti, 1366, e operatori sociosanitari. Ammirevole l’impegno dei team mobili delle Usca e del dottor Franco Romagnoni, il nostro dirigente di riferimento, che si sta adoperando in maniera straordinaria".

Uno sforzo senza sosta, considerando che è già in fase di pianificazione la fase successiva, quella che coinvolgerà innanzitutto gli ultraottantenni".

Una fetta importante della popolazione ferrarese.

"Parliamo di oltre 32mila persone. E sarà fondamentale raggiungerli tutti, organizzando al meglio l’adesione e la chiamata. Pensiamo anche di coinvolgere i sindacati pensionati, che rappresentano una realtà preziosa, oltre ai Comuni e logicamente alla rete sanitaria".

Intanto, per quanto riguarda le location, è già di fatto raggiunto l’accordo con la Fiera. Altre idee sui punti di somministrazione?

"Il quadro inizia a definirsi. A Cento andremo probabilmente alla Pandurera, ci sarà un punto attrezzato a Codigoro e un altro ad Argenta, nell’area dell’ospedale. Per Bondeno pensiamo alla Casa della Salute. E forse richiederemo anche una delle ’primule’, le speciali tensostrutture messe a disposizione dalla gestione commissariale nazionale".

E dove sboccerà questa ’primula’?

"Stiamo ragionando di utilizzarla per Copparo, per servire una zona strategica sotto il profilo dell’utenza".

Ultima domanda, arriveranno vaccini a sufficienza?

"Questo dovrebbe chiederlo ad Arcuri (Ciotti sorride, ndr). Ma abbiamo rassicurazioni che da febbraio arriverà un ingente quantitativo per l’Emilia Romagna, dovremmo averne a sufficienza".