Vaccini Covid Ferrara, via alle prenotazioni per i 70enni

Polemica sul Cup: "Chiuso al sabato, che errore". La risposta dell’Azienda Usl: "Ha consultato il sito sbagliato e comunque ci sono altri 125 punti di prenotazioni"

All’hub della Fiera le somministrazioni ora vengono effettuate sino a mezzanotte

All’hub della Fiera le somministrazioni ora vengono effettuate sino a mezzanotte

Ferrara, 11 aprile 2021 - Pronti ai blocchi di partenza i settantenni, che da domani potranno finalmente prenotare la vaccinazione. I nati dal 1947 al 1951 (circa 15mila) possono fissare l’appuntamento utilizzando i consueti canali disponibili, dai Centri Unici di Prenotazione-Cup alle farmacie con servizio di prenotazione, passando per tutti gli strumenti online a partire dal Fascicolo sanitario elettronico, sino al telefono dedicato 800532000.

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A proposito di Cup, polemico sui social l’ex primario di Fisiopatologiadella Respirazione Alfredo Potena, che ha criticato la chiusura – al sabato – degli sportelli di via Cassoli e della Cittadella San Rocco. Nel post, Potena contesta anche l’imprecisione delle informazioni sul sito web: "Peccato che Potena, professionista qualificato e persona stimabile, abbia guardato Google e non il sito dell’Ausl, dove giorni e orari sono chiaramente specificati – replica Michele Greco, referente aziendale per i sistemi informatici –. Ma aggiungo che non esistono solo questi due punti del Cup: ci sono 125 farmacie abilitate, gli ambulatori dei medici di medicina generale, e il numero verde". Non è neppure un problema di scarsità del personale: "Proprio per far fronte all’emergenza Covid – conclude Greco – sono stati assunti oltre 50 impiegati amministrativi, addetti a far fronte non solo alla mole di prenotazioni delle vaccinazioni, ma anche a garantire tutte le altre prestazioni che, come noto, non possono essere fermate".

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Tornando alla vaccinazione vera e propria, ad oggi hanno potuto prenotare già oltre 14mila dei 20mila circa ’vulnerabili’ (il 56% ha ricevuto anche la prima dose), compresi molti ’caregiver’, familiari o badanti che prestano loro assistenza continuativa. Già al 47% le somministrazioni per la fascia di età 75-79 anni, mentre per quanto riguarda gli 80enni proprio oggi viene completata la vaccinazione per quanto riguarda la prima dose (il richiamo sarà completato, a tutti, entro il 1° maggio). Il rispetto perciò delle priorità indicate dal piano vaccinale nazionale è pressoché militaresco, come ha riconosciuto venerdì alla Fiera anche il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo. Si va essenzialmente per scaglioni d’età, e a scendere, tranne ovviamente per le categorie ammesse alla vaccinazioni (insegnanti, forze dell’ordine e appunto ’vulnerabili’).

 

Le liste possono essere integrate via via, sulla base però di documentazioni certificate; all’Azienda Usl sono state inviate circa 5mila mail con richieste di inserimento; nel migliaio esaminato al momento, tante sono state accolte (è il caso di centinaia di disabili inseriti appunto tra i vulnerabili), molte sono incomplete – in alcune mancano persino le generalità del mittente – o fanno riferimento a patologie che non possono essere riconosciute tra quelle che consentono di accelerare lo sprint verso l’agognata vaccinazione.