Vaccini falsi a Ferrara, la dottoressa al giudice: "Questione deontologica"

Chiara Compagno ha risposto a qualche domanda del pm, ammettendo la proprie responsabilità. Mentre il medico Marcella Gennari e la figlia Francesca Ferretti si sono avvalse della facoltà di non rispondere

La dottoressa Chiara Compagno (foto Businesspress)

La dottoressa Chiara Compagno (foto Businesspress)

Ferrara, 17 marzo 2022 - Si sono presentate questa mattina davanti al  gip Carlo Negri, le due dottoresse e l'assistente di una delle due, arrestate nell'ambito dell'inchiesta della Guardia di finanza di Ferrara sulle finte vaccinazioni. Mentre il medico Marcella Gennari e la figlia Francesca Ferretti, assistite dall'avvocato Carlo Bergamasco, non hanno risposto alle domande del giudice e del pm Ciro Alberto Savino, pur dichiarando di voler collaborare, l'altro medico Chiara Compagno, assistita in udienza dagli avvocati Carlo Bergamasco ed Enrico Ferri, ha risposto a due o tre domande del pm, ammettendo la proprie responsabilità per la maggior parte dei casi e aggiungendo che lo ha fatto per una "questione deontologica", come  ha specificato una volta uscita dall'udienza, davanti all'ingresso del palazzo di giustizia e "in accordo con i pazienti", come ha sottolineato uno di suoi legali, l'avvocato Carlo Bergamasco. Compagno, così come Gennari e Ferretti sono sottoposte al regime di arresti domiciliari da sabato scorso e al momento non hanno chiesto alcuna revoca.