Vaccini, la bufala del messaggio vocale L’Ausl pronta alla denuncia contro ignoti

WhatsApp di un’anonima: "Somministrazioni a chiunque si presenti". E domenica pomeriggio in Fiera respinte 30 persone senza diritto

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di Stefano Lolli

"Al pomeriggio, alla Fiera, basta andare là, mettersi in fila con i documenti. Stanno rifiutando in tanti, hanno molte dosi e non vogliono sprecarle. Mi ha avvisato mia cugina che è là in coda". C’è sempre una ’cugina’ che ne sa, di vaccini, più del generale Figliuolo e dei direttori generali della sanità. E così domenica, un messaggio vocale diffuso su Whatssapp, che ha circolato fra parrocchie e sindacati, ha innescato un pasticcio: una trentina e più di persone, convinte dalla voce femminile che diceva di rivolgersi "alle persone sopra i 60 anni", si sono presentate all’hub della Fiera decise a sottoporsi alla somministrazione. "Il personale ha dovuto passare due o tre ore a respingere chi, ricevuto quell’assurdo messaggio, si era presentato per effettuare la vaccinazione con AstraZeneca". Monica Calamai, direttrice generale dell’Azienda Usl, non considera l’accaduto come un semplice equivoco o il gesto di un buontempone: "Assieme al direttore sanitario Anna Gualandi stiamo valutando di sporgere denuncia contro ignoti – afferma –, perché con questo genere di bufale si creano problemi a chi lavora, e si alimenta la sfiducia, immotivata, verso il vaccino AstraZeneca. In questo momento la corretta informazione è più che mai cruciale per affrontare l’emergenza sanitaria".

Sarà comunque difficile risalire all’autrice materiale del messaggio vocale, che afferma comunque di parlare "per un gruppo numeroso", più facile invece ribadire che non c’è, a Ferrara almeno, la fuga di massa dal ’Vaxzevria’ (il nuovo nome di AstraZeneca): "Domenica pomeriggio, dei 297 prenotati, ne sono stati erogati 267 – evidenzia la Calamai –: 263 prenotati e quattro a persone inserite, legittimamente, nelle ’liste di recupero’". Sono 34 le persone che non si sono presentate: la percentuale dei rifiuti, pertanto, si attesta al 13%. "Ma nessuna dose viene sprecata – precisa la direttrice dell’Ausl –, anche perché fortunatamenre AstraZeneca si conserva tranquillamente in frigo per il giorno successivo". Su un punto l’Azienda Usl è categorica: "In nessun caso il cittadino può presentarsi in Fiera, o in qualsiasi altro centro vaccinale, senza appuntamento".

Intanto, mentre la vaccinazione procede per tutte le categorie ammesse (nella foto Alice Leccioli, la ragazza di Copparo famosa per la vicenda dell’esoscheletro), ieri si sono aperte le prenotazioni per la fascia d’età 70-74 anni. Ed è stata subito corsa a fissare l’appuntamento per la somministrazione della prima dose: a tutti verrà somministrato l’AstraZeneca (tranne a chi, per particolari patologie, verrà indicato Pfizer o Moderna). In serata le prenotazioni erano già 7.438, quasi la metà dell’intera fascia di età. Tra queste, 750 di persone che rientrano nella categoria dei ’vulnerabili’, per le quali come detto sarà utilizzato un altro siero. Come di consueto, il grosso delle prenotazioni è stato effettuato nelle farmacie, che continuano perciò a svolgere un servizio importante a supporto del Cup. A proposito delle farmacie, non è stato ancora ufficializzato dalla Regione il piano operativo che prevede che le vaccinazioni possano essere effettuate (dal 16 aprile prossimo) nella rete sia pubblica che privata. Ma ogni giorno è buono per definire il servizio. Da ultimo, l’arrivo dei vaccini: in consegna AstraZeneca, mentre dalla prossima settimana arriverà anche la prima fornitura – pur molto limitata – di Johnson & Johnson.