Vaccino antinfluenzale 2020. "Mai come quest’anno occorre premunirsi"

Il presidente dell'ordine dei Medici di Ferrara Di Lascio: "Ma non diffondiamo il timore che dopo il vaccino ogni malanno sia Covid"

Bruno Di Lascio, presidente dell'Ordine dei medici di Ferrara

Bruno Di Lascio, presidente dell'Ordine dei medici di Ferrara

Ferrara, 5 settembre 2020 - "Mai come quest’anno sarà importante fare il vaccino anti influenzale". A sottolinearlo è il presidente dell’Ordine dei Medici, Bruno Di Lascio, alla vigilia di quella che si preannuncia come una delle stagioni più complesse degli ultimi anni per la sanità ferrarese.

«Iniziamo con il dire che non si può sapere quanto intensa sarà l’ondata – prosegue il dirigente –: proprio per questo è opportuno che tutti si vaccinino preventivamente». La valenza di questa semplice operazione, in tempo di coronavirus, è salita esponenzialmente, ma guai a considerarla comunque risolutrice di tutti i mali: «Non bisogna infondere il timore che, se uno si vaccina e poi ha comunque sintomi influenzali, allora significa che ha contratto il Covid-19 – ammonisce Di Lascio –. In quel caso, bisognerà fare i controlli del caso».

Misure che gli stessi medici stanno studiando insieme alla Regione: da quanto si apprende, l’Emilia Romagna, dalla fine di settembre, avrà a disposizione circa 15mila tamponi al giorno, per dissipare ogni dubbio. E potrebbe partire un progetto ad hoc. Ma queste misure servono se e solo se sarà la popolazione a convincersi della bontà della prevenzione: «Gli insegnanti – sottolinea – hanno fornito un esempio di serietà straordinario, sottoponendosi in massa ai test. Ora bisogna che anche il resto della popolazione capisca che è necessario vaccinarsi in tempo contro l’influenza».

Poi si vedrà. Come detto, è impossibile al momento fare una stima della potenza dell’ondata influenzale: «Non possiamo che attendere – conclude Di Lascio – e sperare che, magari, non arrivi. O che, eventualmente, arrivi in maniera lieve o che, terza ipotesi, arrivi comunque per qualcosa per cui siamo già predisposti».