Vaccino, scocca l’ora dei cinquantenni

Da mezzanotte prenotazioni per gli over 55. Da giovedì via libera a chi ha compiuto 50 anni: "Somministrazioni dai medici di base"

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di Stefano Lolli

Cinquantenni in rampa di lancio. E cinquantamila (in più) pronti a infittire le agende dei centri vaccinali. Ma nella settimana che si apre, all’accelerazione delle somministrazioni si affiancano anche novità significative. La principale è che dal 17 maggio gli over 50 potranno essere vaccinati dai medici di base, che anzi vantano un’esclusiva su questa fascia di età. "Abbiamo raggiunto un chiaro accordo con la Regione – afferma il segretario della Finmmg Claudio Casaroli –; sarà possibile eseguire la vaccinazione per tutte le fasce di età della popolazione superiori a quelle indicate, che non abbiano ancora effettuato la prenotazione presso gli Hub vaccinali". In pratica, per gli ultracinquantenni si apre un doppio canale: prenotarsi – fin da domani per chi ha compiuto 55 anni – con il Fascicolo Sanitario Elettronico, nelle farmacie o attraverso i Cup, per ottenere la somministrazione nei centri vaccinali, o attendere il proprio medico di famiglia che definirà poi specifiche giornate destinate alla vaccinazione. "Non ci sarà sovrapposizione – garantisce Casaroli –, l’accordo serve proprio a potenziare la campagna, raggiungendo il maggior numero di persone possibile". Tra l’altro, e anche questo è un particolare importante, i medici di base non dovranno utilizzare soltanto AstraZeneca o Moderna (come era avvenuto nella fase riservata al personale scolastico o alle persone in ’assistenza domiciliare integrata’), ma avranno a disposizione anche Pfizer e Johnson & Johnson. "Concorderemo con l’Azienda Usl la fornitura dei vaccini – prosegue il segretario della Finmmg –, che sarà mirata in base all’organizzazione che ciascun professionista riterrà di darsi. Chiaramente saranno favorire le medicine di gruppo, ma anche in ambulatori di singoli medici, purché ben attrezzati, non ci saranno problemi a svolgere questa attività".

Il ruolo dei medici di famiglia, come detto, diventerà decisivo con l’avvio della vaccinazione della fascia di età 50-54 anni (prenotazioni a partire da giovedì 13). Per quanto riguarda invece gli over 55, le agende si aprono formalmente oggi alle 24 per chi utilizza il Fascicolo Sanitario Elettronico. Che la scorsa settimana, all’accensione per gli over 60, ha evidenziato qualche problema: c’è chi si è ritrovato solo Cento e Codigoro come possibili sedi vaccinali, e chi addirittura, nel marasma notturno delle schermate, si è visto addirittura proporre la pulizia della caldaia al posto della somministrazione di Pfizer o AstraZeneca. A proposito di Pfizer (e Moderna), è stato cambiato anche il cosiddetto periodo di ’latenza’ tra la somministrazione della prima e della seconda dose. Inizialemente per il richiamo passavano rispettivamente 21 o 28 giorni, adesso in Emilia Romagna è stato fissato un periodo di 35 giorni. "Questo consentirà di aumentare tendenzialmente il numero delle persone che riceveranno la prima dose – conclude Casaroli –, iniziando così a essere più protetti contro un possibile grave contagio da Covid". Ultima novità: al personale scolastico che ora riprenderà la vaccinazione – qualche centinaia di ferraresi, universitari compresi – potrà essere somministrato, in base alla valutazione del medico di base, non solo AstraZeneca ma anche Pfizer. Chi invece ha ricevuto l’AstraZeneca come prima dose, non potrà cambiare vaccino per il richiamo.