"Valutare la tipologia di libri che viene acquistata dalle biblioteche comunali". La proposta avanzata in una Commissione dal consigliere leghista Alcide Mosso qualche giorno fa, non finisce di fare discutere e scatenare tante reazioni da parte delle opposizioni. E del caso Ferrara si interessa anche il Governo. Ieri il sottosegretario all’Università Peppe De Cristofaro, esponente Leu, ha parlato di un fatto “inaudito”. "Mi segnalano che a Ferrara ci sono consiglieri comunali della Lega che sostengono apertamente la necessità di controllare preventivamente i libri che verranno acquistati per la locale biblioteca pubblica – ha detto – . Un intento sbagliato e scorretto, siamo al controllo politico della cultura, degno del Minculpop. Davvero non c’è limite all’ottusità, Salvini e i suoi seguaci prima della rivoluzione liberale ne devono fare di passi in avanti...". Dello stesso tenore le parole del segretario regionale della Cgil Luigi Giove. "A Ferrara – dice – la Lega vuole esercitare un controllo politico sui libri acquistati dalle biblioteche comunali per capire se “sono adeguati ai nostri cittadini, alle aspettative dei nostri elettori”. La destra populista e sovranista oggi parla così, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: censurare il libero pensiero, in particolare quello che parla di accoglienza".
Cronaca"Valutare i libri da acquistare per le biblioteche? È questa la rivoluzione liberale della Lega di Salvini"