"Vanno rivisti tutti i prezzari sennò i bandi andranno deserti Pnrr, si aiutino le piccole ditte"

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Recovery fund ed edilizia. Potrebbe essere un connubio perfetto. Sarà la rinascita del settore delle costruzioni sul territorio?

"I fondi di cui le amministrazioni disporranno, provenienti dall’Europa – risponde Emanuele Tuffanelli, titolare di E.T. costruzioni – saranno un’opportunità nella misura in cui i bandi saranno regolati sulla base delle esigenze delle aziende del territorio".

Una sfida per le amministrazioni. Come vincerla?

"Tentando di valorizzare le ditte che sono la vera ossatura del tessuto produttivo della nostra provincia. Le gare pubbliche devono essere accessibili alle micro e piccole imprese. Sennò, anche il Pnrr, rischia di trasformarsi in un’opportunità non sfruttata".

A giudicare dai cantieri disseminati su tutta la provincia, pare che l’edilizia sia in ottima salute.

"In realtà è una proiezione illusoria. I bonus, e in particolare il 110% ha letteralmente drogato il mercato. Ora le imprese si trovano a dover fronteggiare l’aumento vertiginoso delle materie prime, con prezzari vetusti e superati".

E le gare pubbliche vanno deserte.

"Per forza. Un’azienda che abbia un minimo di serietà non accetterà mai una commessa per la quale sa già in partenza che lavorerà in perdita. Il problema è che molti, attualmente, si trovano a lavorare con appalti sottoscritti anche solo due anni fa, la cui cifra concordata non copre neanche la fornitura dei materiali da impiegare in cantiere".

L’Emilia-Romagna non ha aggiornato i listini nell’agosto scorso?

"Si, ma si è trattato di un aggiornamento irrisorio. I prezzi sono stati ritoccati al rialzo del 3-4%, quando le materie prime sono schizzate talvolta anche a oltre tre volte il prezzo a cui si compravano l’anno scorso".