Varianti brasiliana e sudafricana, Crisanti: "Dove ci sono focolai bisogna chiudere tutto"

Il noto professore, ospite del format web settimanale 'Salute Focus Ferrara', ha parlato del Covid a 360 gradi: varianti, tracciamento e immunità di gregge

Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia dell'Università di Padova

Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia dell'Università di Padova

Ferrara, 2 marzo 2021 - “Vaccinare più persone possibili, implementare le misure di restrizione dei contagi e la rete dei contatti dei positivi per poterli testare tutti”. L'indicazione arriva dal professor Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia dell'università di Padova, ospite del format web settimanale “Salute Focus Ferrara” (a cura dell'azienda Ausl Ferrara) alla quale hanno preso parte anche Monica Calamai, direttrice Generale Ausl Ferrara, Giuseppe Cosenza direttore del dipartimento di Salute Pubblica Ausl Fe e i giornalisti Alessandra Mura (La Nuova Ferrara) Stefano Lolli (Il Resto del Carlino) e Mauro Alvoni (Estense.com).

Crisanti ha sottolineato l'impatto significativo che stanno avendo le varianti sulla diffusione del virus, e i rischi che derivano soprattutto da quelle resistenti ai vaccini, come la brasiliana e la sudafricana. “Dove ci sono focolai di queste varianti bisogna chiudere tutto, ha affermato il virologo, perchè se si diffondono riportano indietro l'orologio di un anno.”

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Il professore ha anche messo in evidenza i limiti del contact tracing e l'importanza, a suo avviso, di testare tutto il perimetro di relazioni e contatti che ruota attorno ad un caso positivo, come avvenuto la scorsa primavera nel comune di Vò.

Crisanti ha infine spiegato quando e come si potrà parlare di immunità di gregge e come affrontare le problematiche legate a chi, in particolare professionisti sanitari, rifiuta il vaccino, la cui efficacia, ha ribadito, è evidente.

Sul fronte vaccini la direttrice generale Ausl Calamai ha fatto il punto sulla campagna in provincia di Ferrara che vedrà la prossima settimana l'apertura di altri due centri (a Codigoro e Argenta) e anche l'inizio delle somministrazioni su nuove categorie di pazienti con particolari patologie croniche.

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Ad approfondire il tema “scuole/contagi” è stato invece il dottor Cosenza, direttore del Dipartimento di Salute Pubblica, che ha messo in evidenza l'aumento dei contagi in ambito scolastico e lo sforzo che si sta facendo per testare studenti e personale di intere scuola in comuni come Cento, Argenta, Portomaggiore.