
Aziza Koraichi, referente dell’associazione Essalam per le donne della comunità magrebina
"E’ giusto il rispetto per il paese che ti ospita – dicono –. Abbiamo deciso di pulire angoli di giardini, gli spazi verdi, i luoghi dove vanno i nostri bambini. Perché è importante essere utili alla comunità. E’ un gesto semplice di altruismo che ci dà gioia". E così, domenica scorsa per la prima volta in un’iniziativa spontanea che si è fatta storia, quindici donne mussulmane, senza i mariti e senza i bambini appresso, velate, si sono organizzate, con i sacchi e le mani avvolte dai guanti, per liberare da carte, sacchetti di plastica, lattine, bottiglie, diversi angoli del paese. Dal quartiere del Sole, ad alcune vie del centro storico, dai parchetti di fronte alle scuole, al centro sportivo. Insieme. "E’ stato un atto importante di generosità verso il paese dove vivono i loro figli ma è stata soprattutto una svolta di coraggio per le donne della comunità musulmana – racconta Aziza Koraichi, referente dell’associazione Essalam per le donne della comunità magrebina –. C’è una mentalità che ancora, nel 2025, le vede per lo più chiuse in casa. Non è stato semplice convincere tutti. Ma le donne che hanno deciso di fare insieme qualcosa per il paese, l’hanno fatto con la collaborazione dei mariti. Alcuni di loro ad esempio, anche fratelli, hanno tenuto i bambini mentre noi stavamo pulendo i giardini, altri, come mio marito, sono andati a portare i sacchetti al centro di raccolta. E’ stata una giornata storica". Da due anni Aziza porta avanti un progetto che vuole avvicinare le donne del Marocco al paese: "Alcune di loro non conoscono ancora la lingua italiana sebbene ormai siano qui da anni – spiega –. Servono occasioni e progetti perché possano uscire, in una quotidianità che dia loro la possibilità di vivere il paese. Le donne che domenica, insieme, hanno fatto qualcosa per Bondeno uscendo di casa, sentendosi utili nei luoghi che frequentano e vivono i loro figli, per le donne della comunità musulmana è stato qualcosa di straordinario". Aziza vive in Italia con il marito da 25 anni, hanno tre figli uno dei quali è un Carabiniere, lavora da sempre e, dopo aver superato il corso, è volontaria della Croce rossa italiana. Da due anni è referente per le donne della comunità magrebina. L’associazione culturale di Bondeno si chiama ‘Essalam’ che significa ‘pace’. "Da due anni, lotto, per unire le donne – racconta – sono cittadine italiane. Ci siamo incontrate nei giorni prima per parlare e confrontarci su tanti temi e questa è una cosa nuova". "E non è finita qui – annuncia Aziza –. Altre donne ci hanno contattato e verranno con noi domenica prossima a pulire gli spazi pubblici. Vorremmo aprire queste iniziative anche a donne di altre comunità, come quella Pakistana e Tunisina". Un atto che apre al paese: "In tanti cittadini di Bondeno si sono fermati per farci i complimenti – sottolinea Aziza - . Una coppia, marito e moglie, si sono avvicinati per conoscerci. Qualcuno, mentre lavoravamo, ci ha portato l’acqua. Un gesto che ci ha riempito il cuore". Claudia Fortini