Vent’anni di gemellaggio con gli amici tedeschi

Il sindaco Roberto Lodi ha sottolineato che la volontà delle due comunità è di recuperare il tempo perso

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Bell’incontro giovedì pomeriggio in sala del consiglio a Sant’Agostino per reinsaldare il gemellaggio tra Terre del Reno e il comune tedesco di Weyarn dopo lo stop forzato della pandemia."Finalmente è grande gioia poter dare nuova linfa al nostro gemellaggio – ha detto il sindaco Roberto Lodi (foto di Riccardo Frignani) – la volontà di entrambe le comunità è recuperare il tempo perso. Quella sosta forzata sono certo abbia reso ancor più forte il nostro legame iniziato 16 anni fa. A nome di tutti ho donato al sindaco il nuovo vessillo di Terre del Reno che sarà testimone negli anni futuri di questo nostro bellissimo legame". Poi uno dei due sindaci dei ragazzi. "il gemellaggio con una città straniera è importante – ha detto il giovane Andrea Cavicchi – serve per capire che facciamo parte tutti di un unico grande Stato che è l’Europa. Non dobbiamo dimenticare le origini, ma il futuro è anche al di là dei nostri confini e la conoscenza di altre culture ci deve aiutare a superare pregiudizi e diffondere la pace". E l’intervento dell’assessore con delega anche ai gemellaggi.

"Grazie anche a tutti i componenti dei comitati di gemellaggio per il lavoro che hanno svolto, davvero fondamentale – è la voce di Matteo Malagutti – un momento questo per rivivere e consolidare il rapporto di amicizia e fratellanza che ci lega da così tanti anni. Continuare a essere uniti nelle nostre diversità è il messaggio che noi adulti dobbiamo trasmettere ai nostri giovani e futuri cittadini europei affinchè possano comprendere la forza dello stare insieme e dell’aiuto, apprezzando il bello del conoscere gli altri e del farsi conoscere, accettino il confronto, sperimentando il vantaggio dello scambio. L’incontro tra i nostri cittadini deve rappresentare l’anello di pace che deve pervadere su tutti. L’auspicio è che insieme continuiamo a coltivare questo legame che ci unisce con una visione del futuro che ci porti fuori dalla crisi e che dia spazio alla voglia di riscatto e di crescita che vedo sempre più di frequente negli occhi dei nostri giovani".

Laura Guerra