FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Venti di bufera su Moni Ovadia. Sit-in con la bandiera d’Israele: "Le sue parole, sconcertanti"

Forza Italia condanna le affermazioni del direttore del teatro comunale sull’attacco di Hamas. La manifestazione organizzata dagli Azzurri si terrà il 21 ottobre davanti allo Scalone

Venti di bufera su Moni Ovadia. Sit-in con la bandiera d’Israele: "Le sue parole, sconcertanti"

Ferrara, 14 ottobre 2023 – Anche Forza Italia batte un colpo, issando la bandiera di Israele. Saranno i Magen David i protagonisti del sit-in organizzato dagli azzurri sabato 21, a partire dalle 12, sotto lo scalone del Comune.

"Come partito – si legge nella nota- ribadiamo la nostra solidarietà e il nostro sostegno a Israele, al suo popolo e alla comunità ebraica ferrarese per gli attacchi terroristici operati da Hamas in questi giorni. Apprezziamo e condividiamo la linea e le parole espresse dal sindaco di Ferrara Alan Fabbri e, al contempo, prendiamo le distanze dalle parole del direttore del teatro comunale Moni Ovadia".

Parole che gli azzurri ferraresi stigmatizzano profondamente in quanto ritenute "sconcertanti". Insomma anche gli azzurri si inseriscono nel solco tracciato dal senatore di Fd’I, Alberto Balboni all’indomani delle dichiarazioni del direttore del teatro comunale Abbado, sull’attacco di Hamas ai danni di Israele. "Lo Stato di Israele – si legge nella nota di Forza Italia – rappresenta da sempre un baluardo di democrazia e di libertà che abbiamo il dovere di preservare, tutelare e difendere. Ed è semplicemente inaccettabile che ancora una volta si voglia mettere in discussione l’esistenza stessa di tale Stato". La sensibilità di Forza Italia sulla questione israelo-palestinese è sempre stata piuttosto chiara. Tant’è che anche l’attuale segretario nazionale del partito, nonché vicepremier e titolare della Farnesina, Antonio Tajani "oggi (ieri, ndr) sarà in Israele per ribadire la nostra vicinanza ad un popolo ferito dalla violenza del terrorismo di Hamas".

Rivolgendo l’invito alla partecipazione al sit-in a tutta la cittadinanza, gli azzurri fanno sapere che "non saranno ammesse bandiere di partito, bensì solo quella israeliana". È la prima azione dimostrativa, dopo il momento di preghiera organizzato congiuntamente da Comune e Comunità ebraica in sinagoga l’altro giorno, che viene organizzata a Ferrara. E, senz’altro, il vespaio scatenato dalle esternazioni del direttore dell’Abbado, Ovadia, non hanno certo contribuito a stemperare la tensione. Non è bastato che il dirigente del teatro chiarisse che le sue posizioni sull’attacco di Hamas e sulle "gravi responsabilità dei governi israeliani, che hanno fatto marcire questa situazione" siano stata espresse da "uomo libero" e non da rappresentante. Ciò che resta, tuttavia, è un coro sempre più folto di movimenti e partiti che chiedono un passo indietro. Il primo a "vergognarsi" di avere Ovadia a vertice di una delle istituzioni culturali ferraresi più prestigiosa è stato il senatore Balboni, come detto. Contemporaneamente anche l’associazione Ferrara Oltre ne ha chiesto le immediate dimissioni. Una richiesta a cui si è associata anche la sezione estense di Italia Viva. Il sottosegretario alla Cultura e presidente di Ferrara Arte, Vittorio Sgarbi, dal canto suo ha richiamato Ovadia "al contegno e alla umana pietà per le vittime innocenti".