Veronica Chiesa, giovane mamma uccisa dal covid a Bondeno (Ferrara)

Tragedia nella notte. La 33enne si era ammalata e il virus non le ha lasciato scampo. Inutili i soccorsi del fratello. Lascia un figlio di 11 anni, il cordoglio del sindaco: "Pronti a sostenere la famiglia"

Veronica Chiesa si è spenta a soli 33 anni nella sua casa di via Galilei, a Bondeno

Veronica Chiesa si è spenta a soli 33 anni nella sua casa di via Galilei, a Bondeno

Ferrara, 4 maggio 2021 - C’è un dolore silenzioso che raggiunge il cuore e vorrebbe fare forza a un bambino di soli undici anni che ha perso la madre. E c’è un paese che si commuove, stringendosi intorno a lui. Veronica Chiesa si è spenta a soli 33 anni nella casa popolare di via Galilei 36 a Bondeno, dove abitava. Una madre, una moglie, una donna che nella vita ha cercato sempre di farsi forza e di sconfiggere ogni difficoltà in nome del suo piccolo. Disposta a lavori saltuari in casa inscatolando cerotti, o fuori quando ce n’era occasione. Si era diplomata all’istituto professionale di Bondeno con un voto altissimo. Un bel riconoscimento per chi aveva unito lo studio al lavoro, ma non era bastato per affrontare le difficoltà della vita. Era forte della sua attenzione per un bambino che accudiva, proteggeva, seguiva facendosi aiutare anche dai servizi sociali, dedicando tutta la sua vita a lui, confidando in un futuro di luce.

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Ma non ce l’ha fatta di fronte al Covid. Si è spenta intorno alla mezzanotte, tra domenica e lunedì, al terzo piano di un palazzo delle case popolari. Positiva, insieme a tutta la famiglia, a un virus che sperava di vincere. L’intera famiglia era positiva, ma lo scorrere dei giorni era un puntare costante a riprendersi al più presto, dopo la quarantena, la vita. Il virus purtroppo ha vinto. Complici forse anche alcune malattie pregresse, che curava, seguita dai medici, soprattutto in nome di quel bambino che voleva crescere e sul quale nella vita aveva concentrato tutte le sue attenzioni. Una ragazza straordinaria, dal cuore grande, che non ha retto di fronte alla malattia. Non è chiaro perché il suo respiro sia cessato per sempre proprio in quell’attimo, mentre era a casa, sperando di guarire dal virus tanto che quando l’ambulanza del 118 è arrivata, purtroppo non c’era più nulla da fare.  

Enrico, il fratello gemello che abita con lei nell’appartamento al terzo piano della palazzina, ha fatto di tutto per soccorrerla. Ma non ha potuto fare nulla. Immediato l’arrivo dei parenti, del secondo fratello, del marito Gianmarco Rimondi. C’è un paese che si stringe intorno al dolore della famiglia: "Quando una giovane mamma che ha perso la vita lascia un bambino è straziante e porta una tristezza immensa a tutti oltre a un senso profondo di dispiacere perché un piccolo perde una figura di riferimento fondamentale – dice commosso il sindaco Simone Saletti –. Continueremo a sostenere la famiglia – assicura – in particolare il figlio, accompagnandolo in percorso affinché abbia una crescita il più serena possibile. È a lui che pensiamo. Per tutto quello che una comunità può fare, noi ci saremo". Il corpo ora si trova nella camera mortuario di Bondeno. Oggi avverranno gli accertamenti del medico legale.